Lo svezzamento rappresenta una tappa cruciale nello sviluppo dei neonati, facendo crescere la varietà di cibi insieme a loro, e spaziando da quelli liquidi sino a introdurre, gradualmente, il cibo solido nella sua dieta.
Tra le varie opzioni suggerite dai pediatri per l’alimentazione infantile, le creme per preparare le prime pappe, la frutta e i biscotti sono tappe fondamentali oltreché le scelte più popolari.
Ma è, altresì, importante sapere quando e come introdurli in modo sicuro ed efficace nella dieta del neonato. Se da un lato i cibi nuovi possono essere una fonte di nutrienti aggiuntiva, dall’altro rappresentano anche un'opportunità per i bambini di esplorare nuovi sapori e consistenze.
Lo svezzamento guidato, inoltre, tiene conto di diversi fattori, come lo sviluppo motorio e digestivo di ogni bambino.
Per sapere quali sono i tempi migliori per introdurre i biscotti durante lo svezzamento, ecco alcuni suggerimenti per farlo in modo sicuro e salutare per il bambino.
Quando iniziare a dare i biscotti al neonato?
Quando iniziare a dare i biscotti a un neonato è una questione che richiede una riflessione attenta e informata da parte dei genitori.
Durante il periodo dello svezzamento, in cui il bambino passa dalla sola alimentazione con latte materno o artificiale alla dieta solida, l'introduzione dei biscotti rappresenta un momento importante, ma anche delicato.
È essenziale considerare vari aspetti della salute del neonato per garantire che questa fase avvenga in modo sicuro. Vediamo quali.
Uno dei fattori principali da tenere presente è lo sviluppo fisico e motorio del piccolo. Solitamente, si consiglia di iniziare a introdurre i biscotti dopo che ha acquisito un certo grado di coordinazione motoria e ha iniziato a mangiare altri alimenti.
Questo passaggio generalmente avviene intorno ai 6-8 mesi di età, quando il bambino è in grado di sedersi da solo e ha perso il riflesso di estrusione, che impedisce al cibo solido di essere deglutito senza problemi.
Inoltre, anche la scelta dei biscotti è importante: è, infatti, opportuno optare per quelli specificamente formulati per i neonati. In genere, quelli per i bimbi piccoli sono: leggeri, facilmente digeribili e ricchi di nutrienti essenziali come ferro, calcio e vitamine.
Si consiglia, di contro, di evitare biscotti troppo zuccherati o ricchi di grassi saturi, per garantire da subito ai bambini una sana alimentazione.
Un altro aspetto da considerare è la presenza di possibili allergeni nei biscotti con cui si vuole procedere allo svezzamento. È consigliabile consultare anche il pediatra prima di introdurre nuovi cibi solidi nella dieta del neonato, valutando il rischio di allergie, nonché per individuare eventuali intolleranze alimentari nel bambino, ad esempio al lattosio.
Quando si inizia a dare i biscotti al neonato, è importante, quindi, monitorare attentamente la sua reazione. Ma, in generale, durante lo svezzamento è sempre bene osservare eventuali segni di disagio gastrointestinale, eruzioni cutanee o cambiamenti nel comportamento dopo aver mangiato nuovi cibi.
In modo molto graduale e attento, vale quindi la pena incoraggiare i bambini ad assaggiare nuove varietà di alimenti, compresi i biscotti, mantenendo la loro alimentazione equilibrata.
I biscotti possono rappresentare un'occasione per i bambini per esplorare nuove consistenze, sviluppare le loro abilità alimentari e la coordinazione motoria per mangiare da soli i biscottini.
Come dare i biscotti al tuo bimbo
Durante il periodo dello svezzamento, molti genitori si interrogano su come dare i biscotti a un bambino, quando e in quale quantità.
I pediatri consigliano di far mangiare dei biscotti adatti ai piccoli nell’arco della giornata per diversi motivi. Uno di questi è l'importanza di introdurre varietà nella dieta giornaliera del bambino.
Un altro dubbio dei genitori riguarda il fatto che i biscottini per l’infanzia possano rappresentare uno dei primi alimenti solidi da proporre durante lo svezzamento.
Grazie alla loro consistenza morbida, tanto da sciogliersi in bocca, i biscotti sono ritenuti adatti allo scopo. Possono essere proposti, quindi, anche ai bimbi che non hanno ancora i denti.
Come sapere, dunque, se un bambino è pronto per i biscotti durante lo svezzamento? Alcuni segnali di maturità alimentare includono il controllo della testa e la capacità di sedersi da solo, oltre all’interesse che un bambino può manifestare per il cibo solido.
Se ci sono i requisiti, il piccolo può essere pronto per sperimentare il suo primo assaggio di biscotti.
Ideali come spuntino e comodi da portare in borsa come merenda fuori casa, i biscotti sono per un bambino un valido contributo per espandere il suo palato.
Inoltre, durante questa fase, i bambini imparando, mano a mano, a sviluppare la capacità di masticazione e deglutizione, si preparano gradualmente a mangiare cibi via via più complessi.
Quanto alla quantità di biscotti da dare al bambino durante la giornata, i pediatri suggeriscono di farlo in modo moderato e bilanciato. In qualità di merenda, non dovrebbero sostituire i pasti principali o gli alimenti con maggiore contenuto nutritivo.
Offrire, perciò, una o due porzioni di biscotti al giorno può essere sufficiente, sempre tenendo conto delle esigenze nutrizionali individuali del bambino e del suo stadio di sviluppo.
Quando arriva il momento di fare un passo avanti con lo svezzamento, è importante anche scegliere biscotti di qualità, che devono essere a base di ingredienti nutrienti e privi di additivi nocivi.
E se, nel regime di svezzamento, è tempo di far assaggiare ai bimbi le prime pappe, è possibile prepararle con la crema di cereali riso Plasmon per dar loro il giusto apporto di calcio, fosforo, vitamine e fibre.
A partire dai 6 mesi, aggiungendo 3/4 cucchiai di crema di cereali Plasmon a circa 200 ml di brodo o latte, si ottiene un pasto bilanciato e gustoso, che non richiede cottura.
È, quindi, anche una valida soluzione per organizzare i suoi pasti fuori casa, senza rinunciare a fare delle gite per fare esplorare il mondo al proprio bambino.
Infine, tra un pasto e l’altro, è utile combinare il consumo di biscotti con altre merende a base di frutta fresca o yogurt. In questo modo, si può garantire al piccolo una varietà di nutrienti essenziali, abituandolo a mangiare un po’ di tutto.