Occhi rossi o arrossati: sintomi, cause e rimedi

Gli occhi arrossati, oltre a compromettere l'estetica, possono essere indizio di problemi e disturbi come affaticamento oculare, allergie o infezioni. 

Questo arrossamento, noto come iperemia, deriva dalla dilatazione dei vasi sanguigni nella sclera dell'occhio. Per le sue cause si può risalire a un affaticamento oculare causato dall'uso eccessivo di dispositivi digitali, allergie a sostanze come polline, polvere o peli di animali, oppure infezioni della congiuntiva. 

Indagarne, quindi, più approfonditamente i sintomi e le cause è cruciale per individuare i rimedi efficaci per alleviare il fastidio e trattare gli occhi arrossati.

Sintomi

Riconoscere i sintomi degli occhi rossi è il primo passo per affrontare efficacemente il problema. Il segno più evidente è il cambiamento di colore del bulbo oculare, che diventa rosato o rosso a causa della dilatazione dei vasi sanguigni nella sclera. Questo arrossamento può essere accompagnato da una serie di sintomi fastidiosi:

1. capillari arrossati visibili nella sclera;
2. prurito o bruciore, spesso associati all'arrossamento, e che può essere causato da allergie, irritazioni o infezioni oculari;
3. sensazione di corpo estraneo nell'occhio, che può dipendere dalla reale presenza di polvere o altro materiale nell’occhio o da un’irritazione causata dallo stesso sfregamento;
4. gonfiore delle palpebre, accompagnato da dolore, che può essere causato da un accumulo di liquidi nelle palpebre, legato a infezioni o allergie;
5. secrezione oculare, ovvero la produzione di una sostanza simile a pus che può indicare un'infezione batterica o virale, come la congiuntivite;
6. sensibilità alla luce o visione offuscata, che possono peggiorare il disagio dell'arrossamento;
7. lacrimazione eccessiva, che funge come meccanismo di difesa per alleviare l'irritazione.

La frequenza dei sintomi degli occhi arrossati può essere classificata in due tipologie: quella transitoria, che di solito dura pochi giorni senza conseguenze significative, e quella persistente o continuativa. In quest’ultimo caso, se i sintomi perdurano o si intensificano nel tempo, è consigliabile consultare prontamente un oculista o un oftalmologo. 

Cause

Le cause degli occhi arrossati spesso non sono gravi e possono essere di natura episodica. Ma è sempre importante investigare sulle possibili origini dell'arrossamento, specialmente se i sintomi persistono per più di qualche giorno o se si verificano altri disturbi concomitanti.

Ecco, dunque, alcune delle principali cause dell'arrossamento oculare:

1. irritazioni ambientali;
2. affaticamento oculare;
3. secchezza oculare;
4. allergie;
5. congiuntivite;
6. disturbi oculari gravi.

L'esposizione a fumo, smog, polveri sottili e sostanze chimiche nell'aria può irritare gli occhi, così come l'uso prolungato di lenti a contatto o di prodotti inadeguati alla cura degli occhi.

Come abbiamo anticipato, anche passare troppe ore davanti a schermi di computer o smartphone può causare un affaticamento degli occhi, che si palesa con secchezza oculare e arrossamento. A questo proposito, va sottolineato che proprio la mancanza di produzione di lacrime (sindrome dell’occhio secco) sufficienti a lubrificare l'occhio o una distribuzione inadeguata delle lacrime sulla sua superficie possono causare arrossamento, bruciore, fino alla sensazione di corpo estraneo nell'occhio.

Non meno rilevanti nel causare arrossamento oculare sono le reazioni allergiche a sostanze come polline, peli di cani e gatti o agli acari della polvere, che possono provocare irritazione e arrossamento, accompagnati da prurito, lacrimazione e gonfiore delle palpebre.

Inoltre bisogna considerare disturbi comuni come la congiuntivite. L'infiammazione della congiuntiva, la membrana trasparente che riveste la superficie interna delle palpebre e la parte bianca dell'occhio, può essere causata da infezioni batteriche, virali, allergiche o irritative, che si manifestano con rossore, prurito, secrezioni oculari e sensibilità alla luce.

Infine, disturbi oculari cronici gravi, come il glaucoma, l'uveite, l’ulcera corneale o la cheratite possono manifestarsi anche con l’arrossamento degli occhi.

Considerata la varietà di situazioni che possono arrossare gli occhi, è importante identificare la causa dell'arrossamento oculare per adottare il trattamento appropriato, dal collirio per gli occhi a interventi più invasivi per prevenire complicazioni future.

Rimedi contro gli occhi rossi

Per lenire il bruciore e l’affaticamento degli occhi arrossati, esistono diversi rimedi da utilizzare nella routine quotidiana.

I colliri e gli spray decongestionanti specifici sono tra i più comuni ed efficaci. Questi prodotti sono, infatti, formulati per ristabilire l'idratazione oculare e ridurre il rossore e il prurito, grazie alla presenza di ingredienti come camomilla, calendula, eufrasia, aloe vera o altri attivi dalle proprietà calmanti, decongestionanti e lenitive.

Accanto all'uso di colliri, alcune buone abitudini possono contribuire a trovare sollievo immediato:

1. riposo per gli occhi;
2. impacchi freddi;
3. igiene oculare;
4. evitare gli allergeni.

Se, ad esempio, gli occhi sono affaticati dall'utilizzo prolungato di schermi, è consigliabile concedere loro delle pause regolari ogni due ore durante il lavoro al computer.

Per ridurre il gonfiore e alleviare l'irritazione, può essere d’aiuto anche applicare impacchi freddi sugli occhi chiusi per 10-15 minuti. La procedura è molto semplice: basta utilizzare un panno imbevuto d'acqua fredda o una borsa del ghiaccio avvolta in un tessuto.

Naturalmente, mantenere un'adeguata igiene oculare è essenziale per prevenire e alleviare gli occhi arrossati. È fondamentale lavare le mani prima di toccare gli occhi, a maggior ragione in caso si provi prurito o bruciore.

Infine, in caso di sensibilità, è importante evitare gli allergeni, limitando l'esposizione a polline, polvere o peli di animali.

Non sempre, però, queste accortezze bastano. Se le cause sono associate a disturbi cronici o ipersensibilità, può essere necessario consultare un professionista e ricorrere a medicinali specifici ad azione mirata.

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