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Quali sono i sintomi dello stress
A chiunque può capitare di diventare vittima dello stress. È molto importante saperne identificare i sintomi per arrestare il suo incedere prima che nuoccia seriamente alla nostra salute. Analizziamo quali sono i principali sintomi, veri e propri campanelli d’allarme che non devi trascurare:
  • cefalea muscolo-tensiva;
  • tensione muscolare;
  • stomaco chiuso e sonno disturbato;
  • dolore al petto e battito accelerato;
  • aumento della pressione sanguigna;
  • stanchezza persistente;
  • insonnia.
Lo stress è una reazione fisiologica del nostro organismo, comune a tutti gli individui. Ciò che cambia è il modo di ciascuno di reagire a una situazione stressante. Uno stress continuativo, mal affrontato, può provocare gravi conseguenze sulla salute, dal punto di vista fisico, ma anche emotivo e mentale, arrivando a influenzare anche il comportamento.

Tensione muscolare

Uno dei sintomi dello stress più comune è una forte tensione muscolare, che si manifesta con:
  • contratture costanti;
  • rigidità della colonna e delle articolazioni;
  • sindromi cervicali.
La tensione muscolare è la reazione fisiologica del corpo di fronte a situazioni di stress e agli squilibri ormonali che ne conseguono. I muscoli si contraggono, peggiorano la nostra postura e provocano dolore. In genere tutto parte da una sensazione fastidiosa di tensione, nella zona delle spalle e del collo, che può degenerare in una rigidità generalizzata dolorosa. Chi affronta un periodo di forte agitazione tende a respirare in maniera più veloce del normale, e questo respiro superficiale e accelerato provoca la rigidità del diaframma. Perciò una zona fortemente colpita dalla contrazione delle fasce muscolari è la parte bassa della schiena, oltre alla fascia cervicale. Nel picco di ansia e preoccupazione la produzione di adrenalina e noradrenalina aumenta, e se a tale picco non segue una fase di recupero e rilassamento, i muscoli si irrigidiscono in modo costante. Perciò, se la tensione muscolare diventa cronica, le contratture si trasformano in cervicalgia lombalgia. Questi sintomi dello stress si accompagnano a volte anche a una sensazione di stanchezza perenne e a pesanti disturbi del sonno. In presenza di elevati livelli di ansia le sostanze infiammatorie in circolo nel nostro organismo aumentano, perché il nervo vago fatica ad assolvere i suoi compiti, ovvero:
  • rilassare la muscolatura;
  • rallentare la frequenza cardiaca;
  • svolgere una funzione antinfiammatoria.
Se le molecole infiammatorie aumentano, cresce anche la possibilità di essere colpiti da dolori articolari e tensione muscolare. Inoltre, nelle situazioni di stress prolungato si verifica un fenomeno pericoloso, ma difficilmente gestibile: il catabolismo, un processo chimico di riduzione delle sostanze alimentari complesse in molecole semplici, che provoca la riduzione della massa muscolare e ci rende più fragili.

Cefalea muscolo-tensiva

La cefalea muscolo-tensiva è una forma di mal di testa causato dalla tensione muscolare, che si manifesta con il classico “cerchio alla testa”, una pressione costrittiva intorno al capo, di intensità variabile. Questo fenomeno è dovuto alla contrazione continua dei muscoli di:
  • nuca;
  • tempie;
  • collo;
  • spalle.
Sono sintomi che tendono a presentarsi qualche ora dopo il risveglio e tendono ad acuirsi nel corso della giornata. La cefalea muscolo-tensiva si presenta quando attraversiamo periodi stressanti e difficoltosi. Di fronte a eventi di grossa portata psicologica e/o sociale diventiamo soggetti a preoccupazioni, ansia, difficoltà di gestione delle nostre emozioni, fragilità. Gli stati di stress intenso, l’ansia e la depressione possono provocare modificazioni funzionali del sistema nervoso centrale, che generano la cefalea muscolo-tensiva. Questo disturbo può essere:
  • frequente (se le crisi si manifestano da 1 a meno di 15 volte al mese);
  • cronico (se le crisi si presentano per più di 15 giorni al mese).
I sintomi in genere sono:
  • dolore pulsante nella zona frontale od occipitale;
  • fotofobia, incapacità di sopportare fonti di luce intensa;
  • fonofobia, intolleranza ai rumori e ai suoni troppo forti;
  • disturbi del sonno;
  • stanchezza e spossatezza;
  • rigidità muscolare, dolore nella zona del collo e delle spalle;
  • sensazione di oppressione;
  • difficoltà di concentrazione;
  • vertigini.
Le problematiche che ci attanagliano a livello psicologico, se non vengono affrontate tempestivamente, possono sedimentare e trasformarsi in pericolosi stati di stress cronico. Ciò aumenta la possibilità che diventino cronici anche sintomi come la cefalea muscolo-tensiva, in un circolo vizioso difficile da spezzare. Per contrastare questo disturbo, tra i più temuti sintomi dello stress, è preferibile condurre un corretto stile di vita, ridurre il consumo di alcool, cioccolato e insaccati, e ricorrere all’utilizzo di rimedi naturali o farmaceutici, a seconda della gravità della situazione.

Stomaco chiuso e sonno disturbato

Fra i più frequenti sintomi dello stress possiamo senz’altro indicare stomaco chiuso e sonno disturbato. Quando siamo sottoposti a una forte pressione psicologica o emotiva, il nostro organismo reagisce trasmettendoci dapprima segnali di lieve entità, che, se ignorati, tendono ad aumentare fino ad assumere la dimensione di vere e proprie patologie. Gli stati di tensione vengono spesso somatizzati generando disturbi dell’apparato gastrointestinale, con la continua sensazione di stomaco chiuso. Lo stomaco è spesso definito “secondo cervello”, e infatti esiste uno stretto rapporto tra l’apparato digerente e il cervello, collegati da un fitto reticolo di fibre nervose. Un forte stress può pertanto manifestarsi con lo stomaco chiuso e un rallentamento della digestione che può provocare:
  • senso di costipazione e gonfiore;
  • acidità e bruciori di stomaco;
  • bocca secca;
  • inappetenza;
  • reflusso gastroesofageo;
  • meteorismo;
  • diarrea;
  • nausea;
  • vomito.
Le condizioni di forte stress provocano la produzione nell’organismo di due ormoni, cortisolo e adrenalina, che aumentano a loro volta la produzione di acido, rendono più difficoltosa la digestione e amplificano la sensazione di stomaco chiuso. Se la capacità fisiologica di regolazione del cortisolo viene compromessa, può produrre effetti negativi a livello del sistema cardiovascolare, nervoso ed endocrino, e provocare un sonno disturbato. Lo stress può attivare meccanismi che rendono difficile l’addormentamento, che rendono il sonno disturbato, troppo frammentato, e che impediscono un riposo di qualità. Spesso capita di entrare nella fase profonda del sonno solo verso il mattino, e quindi di avere un risveglio brusco che provoca stordimento, mal di testa e uno stato di spossatezza che ci accompagnerà tutto il giorno. L’insonnia provoca l’aumento della pressione e può comportare l’insorgere di patologie di tipo cardiovascolare. Il sonno disturbato provoca conseguenze anche sul sistema nervoso centrale, aumentando il rischio di sviluppare patologie psichiche. Regolarizzare i ritmi risposo ha effetti positivi sull’ipertensione e permette di affrontare le ansie diurne con maggiore energia.

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