La bilirubina è una sostanza prodotta naturalmente dal nostro corpo, un pigmento giallo-rossastro che deriva dalla degradazione dei globuli rossi invecchiati. Sebbene sia un prodotto di scarto, la sua presenza nel sangue, e soprattutto i suoi livelli, sono indicatori cruciali della salute del fegato e delle vie biliari. Quando i valori di bilirubina nel sangue superano la norma, si parla di iperbilirubinemia, una condizione che può manifestarsi con sintomi evidenti, il più noto dei quali è l'ittero, e che richiede sempre un'attenta valutazione medica per identificarne la causa sottostante e intervenire tempestivamente.
Che cos'è la bilirubina e perché è importante?
La bilirubina è il risultato finale del catabolismo dell'eme, una componente fondamentale dell'emoglobina presente nei globuli rossi. Ogni giorno, milioni di globuli rossi invecchiati vengono distrutti principalmente nella milza, nel fegato e nel midollo osseo. Il processo di formazione ed eliminazione della bilirubina si articola in diverse fasi:
- Bilirubina indiretta (o non coniugata): una volta che l'eme viene rilasciato dai globuli rossi distrutti, viene convertito in bilirubina indiretta. Questa forma è liposolubile e si lega all'albumina nel sangue per essere trasportata al fegato. In questa fase, non può essere eliminata dal corpo.
- Coniugazione nel fegato: una volta giunta al fegato, la bilirubina indiretta viene "coniugata" (legata) con una molecola di acido glucuronico. Questo processo la rende idrosolubile, trasformandola in bilirubina diretta (o coniugata).
- Escrezione biliare: la bilirubina diretta, ora idrosolubile, viene escreta dal fegato nella bile, che viene poi rilasciata nell'intestino tenue.
- Eliminazione: nell'intestino, i batteri convertono la bilirubina in urobilinogeno e stercobilinogeno. La maggior parte di queste sostanze viene eliminata con le feci (conferendo loro il tipico colore marrone), mentre una piccola parte viene riassorbita e, in parte, eliminata con le urine (urobilinogeno urinario).
La misurazione dei livelli di bilirubina nel sangue (bilirubina totale, diretta e indiretta) fornisce informazioni essenziali sulla funzionalità del fegato e sulla pervietà delle vie biliari. Livelli elevati di una o entrambe le frazioni indicano un problema in una delle fasi del suo metabolismo.
Cause comuni dell'aumento della bilirubina nel sangue
L'iperbilirubinemia, ovvero l'aumento della bilirubina nel sangue, può essere causata da problemi in qualsiasi fase del processo di produzione, trasporto, metabolismo o escrezione della bilirubina. Le cause si suddividono generalmente in tre categorie principali:
1. Iperbilirubinemia indiretta (pre-epatica o epatica)
Si verifica quando c'è un eccesso di produzione di bilirubina indiretta o un problema nella sua captazione e coniugazione da parte del fegato.
- Emolisi eccessiva: la causa più comune è la distruzione accelerata dei globuli rossi (emolisi), che rilascia una quantità eccessiva di eme, superando la capacità del fegato di coniugarla. Questo può essere dovuto a:
- Sindromi genetiche benigne:
- Disfunzione epatica (fase iniziale): in alcune patologie epatiche, la capacità del fegato di captare o coniugare la bilirubina può essere compromessa.
2. Iperbilirubinemia diretta (post-epatica o ostruttiva)
Si verifica quando la bilirubina è stata coniugata correttamente nel fegato ma non riesce a essere escreta nelle vie biliari o nell'intestino a causa di un'ostruzione.
- Calcoli biliari: i calcoli possono bloccare i dotti biliari all'interno del fegato o il dotto biliare comune (coledoco), impedendo il flusso della bile.
- Tumori: masse tumorali nel fegato, pancreas (testa del pancreas) o vie biliari che comprimono o ostruiscono i dotti biliari.
- Infiammazione delle vie biliari (colangite): l'infiammazione può restringere i dotti e impedire il normale drenaggio della bile.
- Pancreatite acuta o cronica: l'infiammazione del pancreas può comprimere il dotto biliare comune.
- Stenosi delle vie biliari: restringimenti dei dotti biliari dovuti a cicatrici o malformazioni.
- Farmaci: alcuni farmaci possono causare colestasi (ridotto flusso biliare) intraepatica.
- Sindromi genetiche:
3. Iperbilirubinemia mista (epatica)
Si verifica quando il problema risiede direttamente nel fegato, che ha una compromissione generale della sua funzione, influenzando sia la coniugazione che l'escrezione.
- Epatite: infiammazioni del fegato dovute a virus (es. epatite A, B, C), farmaci (epatite farmacologica), alcol (epatite alcolica), malattie autoimmuni.
- Cirrosi epatica: danno epatico cronico che porta alla formazione di tessuto cicatriziale, compromettendo gravemente la funzione epatica.
- Farmaci e tossine: sostanze epatotossiche che danneggiano le cellule del fegato.
- Malattie genetiche metaboliche: es. emocromatosi, malattia di Wilson.
Sintomi associati a livelli elevati di bilirubina
Il sintomo più evidente e caratteristico dell'iperbilirubinemia è l'ittero, una colorazione giallastra della pelle e delle mucose, in particolare della sclera (la parte bianca dell'occhio). L'intensità dell'ittero può variare da un lieve colorito giallastro a un giallo intenso o verdastro, a seconda della gravità e della causa sottostante.
Oltre all'ittero, altri sintomi che possono accompagnare la bilirubina alta dipendono dalla causa specifica:
- Sintomi gastrointestinali:
- Sintomi correlati all'emolisi (se la causa è l'eccessiva distruzione dei globuli rossi):
- Sintomi correlati a malattie epatiche:
- Sintomi correlati all'ostruzione biliare:
Quando preoccuparsi per la bilirubina alta e consultare un medico
Un livello elevato di bilirubina è sempre un segnale che il corpo sta affrontando un problema e richiede una valutazione medica. Non ignorare mai l'ittero o altri sintomi associati.
È necessario consultare un medico prontamente se:
- Sviluppi l'ittero: qualsiasi colorazione giallastra della pelle o degli occhi è un motivo per consultare un medico.
- Hai urine scure e/o feci chiare: questi sono segni specifici di un problema nel metabolismo o nell'escrezione della bilirubina.
- Provi prurito intenso e diffuso senza eruzioni cutanee evidenti.
- Sperimenti dolore addominale, nausea, vomito o perdita di appetito inspiegabile.
- Ti senti insolitamente stanco o debole.
- Hai febbre e brividi in associazione ai sintomi sopra descritti.
Nei neonati, l'ittero è comune e spesso fisiologico, ma livelli molto alti di bilirubina indiretta possono essere pericolosi per il cervello (kernittero). È fondamentale che i neonati con ittero siano monitorati attentamente dal pediatra.
Diagnosi e trattamento della bilirubina alta
La diagnosi della causa sottostante l'iperbilirubinemia è cruciale per impostare il trattamento corretto.
Diagnosi
- Esami del sangue:
- Esami di imaging:
- Biopsia epatica: in alcuni casi, può essere necessaria una biopsia del fegato per ottenere una diagnosi definitiva di malattie epatiche infiltrative o infiammatorie.
Trattamento
Il trattamento dell'iperbilirubinemia non si concentra sulla riduzione diretta della bilirubina (se non in casi specifici come l'ittero neonatale grave con fototerapia), ma piuttosto sulla cura della causa sottostante.
- Per emolisi: trattamento dell'anemia emolitica, che può includere corticosteroidi, immunosoppressori, o trasfusioni di sangue.
- Per sindrome di Gilbert: non è richiesto alcun trattamento specifico, poiché è una condizione benigna che non causa danni a lungo termine.
- Per malattie epatiche (epatite, cirrosi): il trattamento sarà mirato alla gestione della specifica patologia epatica, che può includere farmaci antivirali, immunosoppressori, modifiche dello stile di vita (es. astensione dall'alcol) o, nei casi gravi, trapianto di fegato.
- Per ostruzioni biliari: l'intervento mira a rimuovere l'ostruzione. Questo può avvenire tramite:
- Per intossicazioni da farmaci o tossine: interruzione del farmaco o eliminazione della tossina, con terapie di supporto per il fegato.
In sintesi, la bilirubina alta è un segnale di allarme che il corpo ci invia. Non va mai sottovalutata, e una diagnosi tempestiva da parte di un medico è fondamentale per individuare la causa e prevenire complicazioni gravi.