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Candida: I 6 consigli del ginecologo

La candida è un'infezione molto comune tra le donne e comporta importanti ripercussioni sulla sfera sessuale e sulla qualità della vita. Ricorrendo ai consigli del proprio ginecologo è possibile curarla abbastanza rapidamente. 

Partiamo, però, da alcuni suggerimenti per prevenire il disturbo. 

La candida albicans è la forma più diffusa di candida ginecologica, un fungo comune ma insidioso che, se non curato, può rovinare la serenità di coppia e il benessere fisico.

L'infezione può manifestarsi in diverse fasi della vita della donna, dall'adolescenza alla gravidanza, fino all'età matura. 

Nonostante la sua grande diffusione, la candida è ancora sottovalutata e poco conosciuta. Pertanto, è importante che le donne siano consapevoli dei sintomi e delle precauzioni da adottare per prevenire la sua comparsa o la sua recidiva. Parlarne con il proprio ginecologo può aiutare a risolvere il problema e migliorare la propria qualità di vita.

A questo scopo, i ginecologi hanno lanciato una campagna nazionale d'informazione e stilato 6 regole per la prevenzione delle recidive:

  1. igiene intima;
  2. indossare tessuti adatti;
  3. non indossare indumenti aderenti;
  4. dieta;
  5. in caso di rapporti, utilizzare sempre il profilattico;
  6. rivolgersi al proprio ginecologo appena compaiono sintomi.

Approfondiamo insieme.

Lavaggio e tipologia indumenti

Per prevenire la comparsa o la recidiva della candida, il ginecologo consiglia alcune precauzioni sul lavaggio e sulla tipologia di indumenti.

Innanzitutto, la corretta igiene intima è fondamentale per la salute delle donne. Una routine errata può, infatti, favorire gli squilibri che causano infezioni come la candidosi. Per questo è importante l'utilizzo di detergenti a pH fisiologico, simile a quello delle mucose (pH 4 o 5), che consentono di prevenire lo sviluppo di batteri e funghi come la candida albicans

È sconsigliato utilizzare saponi troppo aggressivi che possono alterare l'acidità della zona genitale e deodoranti intimi che possono causare allergie. La scelta dei prodotti per l'igiene intima è, dunque, fondamentale per mantenere l'equilibrio della flora batterica della vagina.

Prima e dopo essere andati in bagno, è essenziale lavarsi le mani, per evitare che i microrganismi presenti possano destabilizzare la flora vaginale e provocare la candidosi. Dopo aver urinato o evacuato, è altrettanto fondamentale lavare la regione esterna o utilizzare la carta igienica, facendo attenzione a procedere sempre da davanti a dietro, impedendo che i batteri delle feci vengano portati verso la vagina.

Per evitare l'alterazione delle mucose vaginali e del pH della pelle, sarebbe ottimale effettuare la pulizia delle parti intime non più di due volte al giorno.

È anche importante prestare attenzione ai saponi utilizzati per la pulizia degli indumenti intimi, poiché prodotti troppo aggressivi possono lasciare residui sui vestiti e causare un'alterazione della flora batterica, favorendo lo svilupparsi di infezioni.

Inoltre, per prevenire la candidosi, il ginecologo consiglia di utilizzare biancheria intima di fibroina di seta medicata, evitando invece le fibre sintetiche o artificiali.

La fibroina di seta, una fibra naturale al 100%, rispetta l'ecosistema femminile e non presenta controindicazioni. Indossare biancheria intima realizzata in questa maglia aiuta, perciò, a contrastare la colonizzazione del fungo, prevenendo le ricomparse di candida. 

Infine, è importante evitare di indossare indumenti eccessivamente aderenti che possono causare sfregamenti contro i genitali e favorire la comparsa di irritazioni e infiammazioni, predisponendo alla vestibolite vulvare.

Dieta per evitare la candida

La candida può essere causata anche da un’alimentazione non equilibrata oltre che da uno stile di vita stressante. 

Approfondiamo, dunque, un altro importante consiglio del ginecologo per contrastare la candida, ovvero quello relativo all’aspetto nutrizionale.

Per prevenire e combattere questa infezione, è importante seguire una dieta varia ed equilibrata

Partiamo dagli alimenti di cui è preferibile limitare l'assunzione per evitare l'insorgere della candidosi genitale:

  • zuccheri;
  • lieviti;
  • alcool.

La dieta anticandida si concentra sull'eliminazione degli zuccheri, che costituiscono il nutrimento principale della candida albicans. Poiché questi funghi patogeni si insediano nell'intestino, la dieta è un fattore chiave nella cura e nell'eliminazione del problema. 

È importante eliminare non solo dolci, cioccolato e zucchero, ma anche il fruttosio presente nella frutta e nei succhi di frutta, così come l'alcool, che viene trasformato in zuccheri dal nostro organismo. Inoltre, è necessario fare attenzione a pane, farine raffinate e carboidrati, poiché anche questi alimenti sono composti da molecole di zuccheri. 

Vi sono, invece, alcuni alimenti consigliati per contrastare la candida:

  • verdure a foglia verde, che contengono vitamine e minerali importanti per il sistema immunitario e aiutano a mantenere l'equilibrio acido-basico dell'organismo;
  • aglio, un potente antifungino naturale che può aiutare a combattere la candida;
  • alimenti ricchi di probiotici, come lo yogurt e il kefir, che possono aiutare a ristabilire l'equilibrio della flora batterica dell'intestino e prevenire le infezioni;
  • alimenti ricchi di vitamina C, come agrumi, kiwi, frutti di bosco e peperoni, per rafforzare il sistema immunitario;
  • cibi ricchi di omega-3, come il pesce, i semi di lino e le noci, per contribuire a ridurre l'infiammazione e rafforzare il sistema immunitario;
  • olio di noce di cocco, il cui contenuto di acido caprico e acido laurico, due sostanze fungicide, attacca le cellule della candida;
  • prodotti integrali come pane di segale, grano saraceno o miglio, poiché una dieta ricca di fibre favorisce la pulizia dell'intestino, purificandolo anche dai funghi patogeni.

In caso di candida vaginale può rivelarsi, infatti, fondamentale il consulto con un dietista per l'individuazione dell'alimentazione più adatta.

Rapporti sessuali e cura successiva

La candidosi non è una malattia sessualmente trasmissibile. Il fungo candida albicans colonizza raramente il genitale maschile, e quindi non può essere trasmesso al partner attraverso il sesso. 

La presenza di candida nella donna non significa, quindi, necessariamente che anche il partner ne sia interessato e non è essenziale un co-trattamento farmacologico, a meno che non si manifestino sintomi anche nel partner maschile.

L’infezione si manifesta, infatti, solo in presenza di fattori predisponenti come uno squilibrio della flora vaginale. 

Durante l'infezione, tuttavia, sono sconsigliati i rapporti sessuali poiché possono provocare fastidi e dolori e per allontanare il seppur minimo rischio di contagio, in caso di predisposizione del partner. È, invece, preferibile attendere la completa guarigione dei sintomi prima di riprendere l’attività sessuale. 

Ciò nonostante è consigliabile adottare qualche accorgimento, seguendo sempre i consigli del ginecologo:

  • utilizzare sempre il profilattico;
  • rivolgersi al proprio ginecologo appena compaiono sintomi evidenti come bruciore, prurito, perdite, difficoltà a urinare e dolore durante il rapporto.

Sulla base di questi consigli e semplici attenzioni è, dunque, possibile ridurre il rischio di infezione da candida, rivolgendosi al proprio ginecologo per la diagnosi e la cura appropriata, già dalla comparsa dei primi sintomi.

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