Tunnel carpale

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In questo articolo voglio darti informazioni chiare sulla sindrome del tunnel carpale, illustrandoti sintomi, cause e approcci. Iniziamo col fare la conoscenza dell’area anatomica interessata. Il tunnel carpale e il nervo mediano Il tunnel carpale è una struttura posta nel polso. Il pavimento e le pareti laterali del tunnel corrispondono alle ossa del carpo, mentre il suo tetto è costituito dal legamento palmare trasverso del carpo, una fascia di tessuto connettivo fibroso tesa trasversalmente. All’interno del tunnel passa il nervo mediano, che ha la sua origine nella cavità ascellare. È proprio questo nervo il responsabile della sindrome del tunnel carpale. La patologia, infatti, insorge quando il nervo mediano è compresso tra il legamento trasverso e le ossa del carpo. Quali sintomi scatena questa compressione? Scopriamolo assieme. I sintomi della sindrome del tunnel carpale La compressione del nervo mediano innesca una serie di sintomi che leggi qui di seguito: parestesie nell’area del nervo mediano, quindi sensazione di formicolio, punture e scariche elettriche; dolore irradiato alle prime tre dita della mano (pollice, indice, medio e alla parte dell’anulare vicina al dito medio), all’avambraccio, al gomito ed alla spalla; ipotrofia e ipostenia dei muscoli dell’eminenza tenar (alla base del pollice), sintomi questi di una STC già molto avanzata. Parestesie e dolore compaiono, come ho già detto, soprattutto durante la notte, ma possono essere avvertiti anche al risveglio e durante le attività quotidiane. Ora che abbiamo parlato dei sintomi, vediamo quali sono le cause principali della STC. Cause della sindrome del tunnel carpale La compressione del nervo mediano può essere dovuta a molteplici cause, quali l’ispessimento del legamento trasverso del carpo o l’infiammazione dei tendini e delle guaine tendinee dei muscoli flessori. Quest’ultima condizione è spesso legata a un eccessivo uso della mano, come accade in alcune professioni in cui si compiono gesti manuali ripetitivi. Tant’è che non è raro riscontrare la STC in persone che lavorano al computer, quindi utilizzando in modo continuativo tastiera e mouse. Ci sono poi dei fattori che possono predisporre alla STC, tra cui troviamo: l’ereditarietà; precedenti fratture al polso; cambiamenti ormonali legati alla gravidanza o alla menopausa. Ci sono anche delle patologie sistemiche – come il diabete mellito, l’insufficienza renale e l’ipotiroidismo – che per varie ragioni possono portare all’insorgenza della sindrome. Gli approcci per la risoluzione del problema sono di due tipi: conservativo e chirurgico. Gli approcci per la sindrome del tunnel carpale Se i sintomi riportati allo specialista corrispondono alla STC, in genere si procede con l’esame obiettivo neurologico – con test clinici quali il test di Phalen e il Test di Tinel –, e poi si approfondisce con elettromiografia ed elettroneurografia, o con risonanza magnetica, RX ed ecografia. Una volta accertata la presenza della neuropatia, si procede con la scelta dell’approccio. Va detto che una diagnosi precoce può evitare il ricorso alla chirurgia e far optare per un approccio conservativo e quindi: l’uso di un tutore del polso durante la notte e nel corso delle attività lavorative; la prescrizione di farmaci antinfiammatori e infiltrazioni locali di cortisone. Sarà necessario cercare di evitare quanto più possibile posizioni o movimenti che generano dolore. Il trattamento chirurgico, invece, consiste nell’incisione del legamento trasverso del carpo per liberare il nervo mediano intrappolato. Questo focus finisce qui. Spero di averti dato una panoramica chiara ed esaustiva sulla sindrome del tunnel carpale. Se ne stai soffrendo, ti faccio i miei auguri di pronta guarigione e ti offro alcuni suggerimenti che potrebbero essere utili per ridurre la tensione applicata sul polso e alleviare i sintomi: quando sei a riposo, cerca di fare in modo che le tue mani siano aperte e rilassate, senza che i polsi siano piegati ed evita, per quanto possibile, i movimenti ripetitivi di questi ultimi; se lavori a lungo al computer, posiziona lo schermo all’altezza degli occhi e verifica che la tastiera sia abbastanza bassa da permettere ai polsi di non piegarsi all’insù; se devi afferrare o svitare un oggetto, evita di farlo utilizzando solo tre dita, perché in questo modo aumenterai la pressione sul polso: cerca di utilizzare tutta la mano e, se si tratta di un’attività continuata nel tempo, di alternare le mani; fai attenzione alla posizione notturna: quando dormi, le braccia dovrebbero essere attaccate al corpo e i polsi dritti. Se i polsi restano intrappolati sotto il corpo eserciti una pressione che provocherà una sensazione di dolore e gonfio Pagni Luca rappresentante Gibaud 3471254757|info@pagniluca.com

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