Antidolorifici per cani: come e quando usarli

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Antidolorifici per cani: come e quando usarli
20 novembre 2023

Gli antidolorifici per cani sono farmaci progettati per alleviare una condizione di fastidio nei nostri fedeli amici a quattro zampe. Proprio come gli esseri umani, anche loro possono sperimentare vari tipi di dolore, sia acuto che cronico, dovuti a condizioni mediche, infortuni o interventi chirurgici. La gestione efficace del dolore nei cani è fondamentale per garantire loro una buona qualità di vita e favorire il loro benessere complessivo.

Come somministrare l'antidolorifico al cane

Somministrare l’antidolorifico al cane è un momento cruciale nel processo terapeutico e la sua esecuzione a regola d’arte può favorire la ripresa dopo un infortunio o un intervento. Le modalità attraverso le quali poter procedere sono differenti a seconda della formulazione del farmaco, usualmente in compresse o iniezioni. 

La somministrazione orale è la più diffusa. Per dare al cane una pastiglia ci sono svariati accorgimenti: 

  • nascondere la capsula all’interno di un boccone di cibo, assicurandoti di avvolgere completamente la pastiglia. In questo modo il cane ingoierà la polpetta e, insieme ad essa, anche l’antidolorifico. Bisogna porre grande attenzione che l’intera compressa sia rivestita, dal momento che il cane potrebbe percepirne la presenza dall’odore e scartarla. Per portare a termine questa tipologia di terapia è particolarmente indicata la carne trita oppure il formaggio; 
  • usare una “pistola spara pastiglie”, che costituisce la soluzione più pratica quando il cane rifiuta i farmaci attraverso il cibo. Si tratta, peraltro, di una condizione molto diffusa negli amici a quattro zampe che si stanno riprendendo da un intervento e che magari devono seguire un’alimentazione fortemente regimentata. Questo dispositivo permette di porre nella parte posteriore della bocca del cane la capsula senza dover usare direttamente le mani. Se si è alle prime armi con questo strumento si consiglia di farsi aiutare da una persona che possa tenere fermo il cane o mantenere la bocca aperta. 

Per rendere la somministrazione della pastiglia più agevole è possibile anche dividerla in due parti quando è di grandi dimensioni in relazione alla stazza del cane. Qualora si opti per questa alternativa bisogna essere sicuri di dividere in due parti precise la terapia, evitando che la pastiglia si sbricioli eccessivamente. 

Quando la somministrazione dell’antidolorifico è per via intramuscolare o sottocutanea è necessario porre particolare attenzione. In questo caso è preferibile che la terapia venga somministrata dal veterinario o da un professionista sanitario: qualora si prospetti un periodo di tempo più lungo durante il quale il cane dovrà prendere l’analgesico, è opportuno che il padrone impari ad eseguire le iniezioni sotto la supervisione di un esperto: in questo modo Fido non dovrà essere sottoposto allo stress, spesso quotidiano, di dover fare visita dal veterinario. 

Quando bisogna fare l’iniezione al proprio cane bisogna porre attenzione a: 

  • disinfettare la zona dove si intende eseguire la puntura, soprattutto se si tratta di un cane a pelo lungo; 
  • aver cura di prendere un lembo di pelle con una mano, preferibilmente nella zona del tronco dove il sottocute è più abbondante; 
  • usare i guanti in modo da assicurare il minimo della contaminazione; 
  • inclinare correttamente l’ago. 

Infine, dal momento che gli antidolorifici per cani in questa forma dovrebbero essere assorbiti in maniera più rapida è importante tenere monitorato lo stato di salute generale del paziente a quattro zampe e i suoi comportamenti nei minuti che seguono la somministrazione. 

Quando e ogni quanto darglielo

Dare gli antidolorifici al cane è un’attività che non deve essere presa alla leggera in quanto le tempistiche e la posologia svolgono un ruolo di primo piano nel trattamento terapeutico e nel processo di guarigione. 

Usualmente il trattamento analgesico deve essere prescritto dal veterinario che, dopo aver visitato il cane ed eseguito eventuali accertamenti clinici, suggerisce il tipo di farmaco, la modalità di assunzione e cadenza. In linea di massima gli antidolorifici vengono prescritti quando il cane può avvertire una sensazione di dolore in seguito a: 

  • intervento chirurgici per alleviare il dolore post operatorio; 
  • traumi, se è stato coinvolto in incidenti gravi o anche per mitigare un fastidio più leggero dovuto ad un problema ad una zampa, ad esempio; 
  • malattie articolari e muscolari, particolarmente frequenti nei cani anziani o in quelli che soffrono, in maniera cronica o occasionale, di artrite, displasia dell'anca o distorsioni muscolari; 
  • malattie croniche che, proprio come negli umani, possono portare ad una condizione di dolore costante. In questo caso, gli antidolorifici per cani possono essere parte integrante della gestione dei sintomi; 
  • recupero da lesioni, per favorire il recupero; 
  • dolore dentale, dovuto ad ascesso o estrazioni dentarie; 
  • malattie gastrointestinali o calcoli renali. 
  • procedure mediche, come la rimozione di corpi estranei che possono essere particolarmente fastidiose. 

Solo un professionista medico può valutare il grado di dolore del cane, determinare la causa sottostante e stabilire il trattamento più adeguato. 

Per quanto riguarda invece la frequenza di somministrazione degli antidolorifici per cani bisogna considerare alcuni elementi: 

  • tipologia di farmaco prescritto, dal momento che ciascun analgesico ha caratteristiche differenti che possono richiedere una somministrazione ad intervalli di tempo più o meno ravvicinati: 
  • intensità e livello di dolore, qualora sia moderato o severo potrebbe essere necessario proporre gli antidolorifici per cani più di frequente; 
  • causa sottostante, ad esempio il dolore post-operatorio può richiedere una terapia antidolorifica iniziale più intensa, seguita da una riduzione graduale; 
  • risposta individuale, alcuni possono richiedere una dose o una frequenza diverse per ottenere un sollievo ottimale. Si ricorda che anche negli amici a quattro zampe esiste il fenomeno dell’assuefazione ai farmaci antidolorifici;
  • andamento della malattia, dal momento che a seconda della velocità di ripresa del cane rispetto alla condizione che ha richiesto l’uso di antidolorifici il veterinario può decidere se somministrare i farmaci più o meno di frequente; 

Bisogna sottolineare che l’uso di antidolorifici nei cani spesso si articola in una prima fase di trattamento più intenso, durante il quale le quantità e la frequenza della somministrazione è più serrata, e quella seguente in cui il farmaco viene progressivamente scalato in relazione al processo di guarigione del cane. È importante, comunque, evitare di prendere iniziative terapeutiche con analgesici senza il parere del veterinario di riferimento. 

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