Le punture di api nei cani possono causare fastidio e reazioni avverse, spesso richiedendo un intervento tempestivo e una gestione adeguata. Infatti, proprio come accade negli esseri umani, anche i nostri amici a quattro zampe non solo provano dolore in seguito al contatto traumatico con il pungiglione, ma possono anche sviluppare una reazione allergica.
Sapere cosa fare se il cane viene punto da un’ape è essenziale per i padroni che abitano in campagna ma anche per tutti coloro che frequentano regolarmente dei parchi durante la passeggiata quotidiana.
1. Trovare e rimuovere il pungiglione
Quando un cane viene punto da un'ape, una delle prime azioni che dovrebbero essere intraprese è quella di individuare e rimuovere il pungiglione. Questo piccolo frammento del corpo dell'ape può continuare a iniettare veleno anche dopo la puntura, aumentando il potenziale per una reazione avversa.
Per individuare il pungiglione, è necessario esaminare attentamente l'area della puntura. Spesso apparirà come una piccola protuberanza di colore nero o marrone, frequentemente circondata da un'area arrossata o gonfia sulla pelle del cane.
Per rimuovere il pungiglione in modo sicuro ed efficace, bisogna:
- immobilizzare il cane delicatamente e, se necessario, chiedere l’aiuto di una persona fidata. È essenziale che il cane rimanga quanto più fermo possibile per permettere al padrone di estrarre il pungiglione in maniera rapida ed efficace;
- munirsi di un oggetto piatto, come una carta di credito o un'unghia. Questo assicura che il pungiglione venga rimosso in modo uniforme e senza schiacciarlo;
- posizionare le dita o l’oggetto parallelamente alla pelle ed esercitare una leggera pressione dal basso verso l’alto. Non bisogna assolutamente pizzicare la zona in quanto questa azione potrebbe non dare altro che diffondere il veleno nei tessuti. Inoltre, bisogna essere cauti sulla pressione esercitata in quanto, qualora fosse eccessiva, il pungiglione potrebbe rompersi e non uscire intero dalla ferita richiedendo un secondo intervento;
- estrarre con decisione il pungiglione;
A rimozione del pungiglione ultimata, lavare l'area con acqua e sapone neutro per prevenire infezioni o con un disinfettante topico specifico per cani. Bisogna tenere presente che l’amico a quattro zampe potrebbe non gradire questa procedura e potrebbe muoversi, tentato di dimenarsi: per questo è importante essere in due, soprattutto se il cane è di dimensioni significative.
Dopo aver rimosso il pungiglione, il padrone o il caregiver può porre del ghiaccio sulla puntura e applicare specifiche creme per cani.
2. Porre del ghiaccio sulla puntura
Quando si è sicuri che il pungiglione è stato rimosso completamente si può porre del ghiaccio sull’area interessata in virtù dei benefici che questa prassi comporta:
- ridurre l’infiammazione che si verifica spesso in conseguenza alla puntura e che si può presentare insieme a gonfiore localizzato;
- alleviare il dolore, in quanto il ghiaccio è un potente analgesico naturale e dall’azione pressoché immediata. Ecco, quindi, che il cane può percepire una riduzione tempestiva del dolore;
- contribuire alla prevenzione delle infezioni della ferita.
Per poter godere di tutti i vantaggi di questo trattamento bisogna eseguirlo con alcuni accorgimenti:
- avvolgere il ghiaccio in un panno pulito o in un sacchetto di plastica. Assicurati che la fonte di freddo non venga a contatto diretto con la pelle del cane per evitare danni e reazioni;
- applicare per poco tempo sulla zona della puntura, al massimo per 10-15 minuti consecutivi. Questo evita il rischio di danni da freddo sulla pelle sensibile del cane.
- osservare un intervallo di tempo tra le applicazioni, di circa 10 minuti ciascuna.
L'applicazione del ghiaccio, unita ad altre misure come la rimozione del pungiglione e il monitoraggio dei sintomi, può contribuire significativamente al sollievo e alla gestione delle punture d'ape nei cani. In caso di reazioni gravi o persistenti, consulta sempre un veterinario per un'adeguata valutazione e trattamento.
3. Applicare la crema
Il terzo passo per trattare in maniera efficace la puntura d’ape nel cane è applicare una crema che può essere prescritta dal veterinario o suggerita dal farmacista. Usualmente si tratta di un prodotto contenente un antistaminico, come la difenidramina, o un agente antinfiammatorio, come l'idrocortisone, può aiutare a ridurre il gonfiore e l'irritazione causati dalla puntura.
Assicurati che la crema non contenga ingredienti tossici o pericolosi per i cani, evitando quelle con profumi o ingredienti come la lidocaina o altre sostanze che potrebbero causare una reazione avversa.
Per applicare la crema al meglio bisogna:
- pulire delicatamente la zona circostante la puntura con acqua e sapone neutro o un disinfettante topico; asciugare con delicatezza, tamponando e senza irritare ulteriormente questa parte già irritata;
- prendere una piccola quantità di crema e spalmarla dove è stato rimosso il pungiglione. Massaggiare delicatamente, senza strofinare per favorire l’assorbimento;
- evitare il contatto con la zona della bocca o degli occhi, avendo cura che il cane non lecchi la crema. Qualora alcune delle mucose del cane dovessero entrare in contatto con il prodotto, è sufficiente ciascuna con abbondante acqua. Nel caso invece in cui la puntura dell’ape abbia interessato la zona dell’occhio o della lingua è opportuno ricorrere direttamente al supporto del veterinario, data la delicatezza della parte interessata.
La crema dovrebbe essere applicata secondo le istruzioni del produttore: usualmente una o due volte al giorno fino a quando i sintomi migliorano. È necessario tenere sotto controllo l’area della puntura e interrompere immediatamente il trattamento nel caso si noti una reazione avversa o un peggioramento dei sintomi.
A titolo informativo è opportuno conoscere e sapere riconoscere i sintomi di una reazione allergica alla puntura d’ape nei cani:
- gonfiore evidente nella zona intorno alla puntura che tende ad esterni ad altre parti del corpo;
- prurito intenso che si possono manifestare con comportamenti inusuali nel cane che può tentare di graffiarsi o leccarsi in maniera compulsiva;
- arrossamento della zona della puntura che appare calda e rossa;
- eruzione cutanee accompagnate da vesciche nella zona dove si trovava in pungiglione;
- difficoltà respiratorie, come affanno o respiro accelerato;
- gonfiore del muso o delle zampe sono due sintomi allarmanti che rimandano ad un’allergia grave nel cane;
- sonnolenza, letargia o comportamenti anomali.
Le reazioni allergiche gravi, in particolare quelle che coinvolgono difficoltà respiratorie o gonfiore del viso, richiedono cure mediche d'urgenza.