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Il gatto vomita: perché e cosa fare?
27 novembre 2023

Il vomito nel gatto richiede un'approfondita valutazione clinica per identificarne la causa sottostante e un trattamento mirato. Il rigetto prolungato o in concomitanza di situazioni specifiche rende necessaria la massima attenzione: il veterinario, dopo un’attenta e accurata visita potrà prescrivere il trattamento farmacologico o il piano alimentare più adeguato qualora sia necessario. 

Perché il gatto vomita?

Il vomito nei gatti è un sintomo comune e può derivare da diverse cause. È importante comprenderne le ragioni sottostanti per gestire adeguatamente la salute del tuo amico felino, tenendo presente che quelle più ricorrenti sono: 

  • iperproduzione di muco gastrico, causato da fattori come il digiuno prolungato, l’ingestione di erba o la presenza di irritanti gastrici. Il muco in eccesso può portare prima ad una riduzione dell’appetito e poi al rigetto vero e proprio; 
  • intolleranze o allergie alimentari, esattamente come accade negli altri animali e negli esseri umani. Il vomito, in questo contesto, è la risposta a specifici allergeni ed è usualmente accompagnato ad altri sintomi come prurito cutaneo, diarrea, starnuti e ipersensibilità; 
  • infezioni gastrointestinali, ossia condizioni mediche che possono compromettere la funzione del tratto gastrointestinale nel gatto; 
  • presenza di corpi estranei, come capelli o fili della pattumiera, che possono prima irritare lo stomaco e poi portare al vomito nei fatti. In questo caso il rigetto è considerato un meccanismo di difesa attraverso il quale l’animale cerca di espellere il corpo estraneo; 
  • presenza di boli di pelo, in quanto i gatti sono animali noti per poter provvedere in autonomia alla propria igiene personale, tuttavia capita che ingeriscano una quantità eccessiva di pelo. Questo fenomeno è più ricorrente nelle razze a pelo lungo; 
  • malattie sistemiche, come insufficienza renale, diabete o ipertiroidismo. In tutte queste situazioni il vomito non si presenta mai isolatamente nel gatto e viene accompagnato ad altri sintomi che devono essere analizzati dal veterinario: 
  • reazione da avvelenamento, più frequente nei gatti che frequentano giardini, parchi o trascorrono parte della giornata all’aria aperta. Può capitare che entrino in contatto con prodotti chimici, farmaci o piante tossiche che provocano il rigetto; 
  • stress o ansia, particolarmente frequente nei gatti con problemi comportamentali, che passano molto tempo da soli o in comunità sovraffollate o stanno vivendo un momento di particolare stress. 

Il vomito nel gatto è, nella maggior parte dei casi, occasionale; tuttavia, è opportuno cominciare a preoccuparsi quando: 

  • aumento della frequenza, fino a due volte al giorno oppure se il rigetto è continuo e il gatto non riesce ad alimentarsi correttamente; 
  • presenza di altri sintomi correlati come diarrea, letargia, disidratazione, sanguinamento, perdita del peso o del pelo, oppure sembra complessivamente sofferente; 
  • cambiamenti nell’alimentazione o nel comportamento, come ad esempio preferisce certi cibi e nel esclude altri; 
  • presenza di corpi estranei nel rigetto, come un pezzo di plastica non commestibile; 
  • si sospetta una condizione di tossicità, ad esempio le foglie di piante potenzialmente dannose per la sua salute; 
  • tende ad isolarsi, si mostra irritabile o non usa la lettiera con la frequenza usuale. 

È essenziale monitorare attentamente il gatto e, se il vomito diventa frequente, persistente o è accompagnato da altri segni clinici, consultare un veterinario. Una diagnosi accurata è fondamentale per determinare la causa e il trattamento appropriato, garantendo il benessere del felino. 

Come curare il tuo animale

La gestione e la cura di un gatto che vomita richiedono una valutazione approfondita e l'intervento di un veterinario che, dopo aver visitato il felino, può decidere di eseguire degli esami specialistici prima di procedere con il trattamento. 

Il veterinario, soprattutto se è alla prima visita con il gatto, esegue un’anamnesi completa e raccoglie tutte le informazioni necessarie su abitudini, comportamenti usuali e straordinari del gatto. Inoltre, un esame fisico completo è essenziale per identificare eventuali anomalie fisiche, dolori addominali, ingrossamento di organi o sensibilità che possono suggerire la causa del vomito. In molti casi, è necessario condurre esami diagnostici aggiuntivi, come l'emocromo completo, il profilo biochimico, l'ecografia addominale e le analisi delle feci, per individuare le cause sottostanti del vomito.

Il trattamento del vomito nel gatto può includere una serie di cure volte a reidratare l’animale che ha sofferto di vomito per un periodo di tempo prolungato. Inoltre, una volta che sono state esclude cause sistemiche o malattie gravi, si procede con una gestione della dieta per il fatto. Il veterinario può raccomandare cibi altamente digeribili o con preparati pensati per animali con sensibilità alimentare. 

Se il gatto è abituato a mangiare solo cibo secco, ossia croccantini, allora è opportuno acquistare la tipologia specifica per gli animali sensibili; analogamente, se alterna alimentazione con croccantini a quella umida, bisogna integrare con scatolette per gatti pensate per chi ha queste caratteristiche. 

Quando invece il gatto mangia cibi preparati dai padroni, si suggeriscono cotture leggere e verdure altamente digeribili, escludendo quindi piselli e legumi. 

Accanto al trattamento dietetico è possibile che sia richiesto anche quello farmacologico: il veterinario può suggerire l’assunzione per un breve periodo di farmaci per eliminare i boli di pelo, o di antiemetici per controllare i sintomi. Quando bisogna dare queste pastiglie al gatto si consiglia di utilizzare uno spara-pillole oppure di avvolgerle in bocconcini di carne. 

Dopo l'inizio del trattamento, è essenziale monitorare attentamente il gatto per valutare la risposta al trattamento e garantirne il benessere generale. La fase durante la quale il felino rimane sotto osservazione dipende a seconda della causa sottostante, ma dura almeno 07 giorni.

In generale è necessario curare il tuo animale con alcune accortezze: 

  • assicurati che l’ambiente nel quale trascorre la maggior parte del tempo sia confortevole e abbia una temperatura adeguata; 
  • la lettiera sia pulita e ben raggiungibile
  • la sua cuccia, qualora ne abbia una, sia in una posizione comoda e facile da raggiungere; 
  • il cibo sia a disposizione, soprattutto se non trascorri tutta la giornata con lui a casa. 

Infine, nel caso in cui il gatto continuasse a vomitare nonostante il trattamento, è importante contattare tempestivamente il veterinario.

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