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Antidolorifici per gatti: come e quando usarli
2 gennaio 2024

I gatti, come qualsiasi altro animale domestico, possono sperimentare il dolore a seguito di ferite, malattie, interventi chirurgici o condizioni mediche croniche. Gli antidolorifici sono farmaci che possono essere utilizzati per alleviare il disagio e migliorare la qualità della vita dei felini. Da assumere su prescrizione medica e strettamente al bisogno sono un prezioso alleato per prendersi cura del proprio animale domestico e restituirgli la condizione di benessere. 

Come somministrare l'antidolorifico al gatto

La somministrazione di antidolorifici per gatti richiede attenzione, precisione e la supervisione del veterinario. Si tratta di farmaci molto potenti e un uso improprio, nel dosaggio o nella modalità, possono provocare degli effetti collaterali significativi o provocare danni alla salute del gatto. 

Prima di tutto bisogna seguire pedissequamente le indicazioni del veterinario che, dopo aver valutato la causa del dolore, può prescrivere il rimedio più adatto specificandone la posologia, la modalità di assunzione e la frequenza. 

Rispetto alle modalità di somministrazione esistono diverse alternative, la più diffusa delle quali è per via orale in forma di compresse, capsule o sciroppi. In questo caso è possibile proporre l’antidolorifico spezzettato all’interno della ciotola del cibo, soprattutto se il gatto è abituato ad un'alimentazione con l’umido: basta tagliare in due la pastiglia e metterla nella pappa. Probabilmente il gatto non noterà la differenza rispetto al resto del cibo proposto. 

In alternativa, si può preparare un piccolo boccone avvolgendo la pastiglia intorno ad un pezzetto di prosciutto, carne trita oppure formaggio e inserirlo direttamente in bocca al gatto. Se il felino è particolarmente aggressivo e tende a graffiare si può chiedere l’aiuto a qualcuno che possa tenere fermo l’animale mentre gli apri la bocca e inserisci il boccone con l’antidolorifico. L’irritabilità nei gatti che hanno dolore può essere particolarmente frequente. 

Una terza alternativa è usare lo sparapillole, un dispositivo che può essere facilmente acquistato online o nei negozi di animali e che permette di “sparare” nella parte posteriore della bocca del gatto le compresse da assumere. Si tratta di un prezioso alleato, ma bisogna porre attenzione a non danneggiare la bocca dell’animale nel tentativo di inserirlo nel cavo orale. 

In alcuni casi può essere necessario anche somministrare gli antidolorifici per gatto attraverso delle iniezioni che possono essere eseguite dal veterinario una tantum o dal padrone quando è richiesto un trattamento continuativo. Per poter fare la puntura al gatto bisogna: 

  • lavarsi bene le mani e indossare i guanti monouso per assicurare il massimo dell’igiene possibile; 
  • con cura preparare la siringa con l’antidolorifico;
  • prepara il gatto rassicurandolo, per evitare che viva questo momento in maniera particolarmente stressante. Intanto, Identifica la zona di iniezione, che solitamente è nel collo o del dorso del gatto; 
  • pulisci la zona di iniezione con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o disinfettante. Lascia asciugare;
  • utilizzando la siringa, inserisci l'ago nella pelle del gatto con un movimento rapido e deciso. Assicurati di mantenere l'ago a un angolo di circa 45 gradi rispetto alla pelle;
  • inietta lentamente il farmaco in modo che sia completamente assorbito nel tessuto sottocutaneo. Evita di iniettare troppo velocemente per ridurre il rischio di dolore o irritazione;
  • rimuovi l’ago e rassicura il gatto; 
  • smaltisci correttamente la siringa e il materiale di cui ti sei servito per il trattamento. 

Non tentare di somministrare antidolorifici per gatti con iniezione a meno che tu non sia stato addestrato in modo appropriato o sotto la supervisione diretta del veterinario. 

Quando e ogni quanto darglielo

La somministrazione di antidolorifici al gatto, compresa la frequenza e il momento della somministrazione, dipende dalla causa del dolore e dal farmaco prescritto dal veterinario quando il felino ha: 

  • malattie infiammatorie, artrite, l'enterite, la pancreatite o la dermatite, possono trarre beneficio da farmaci antinfiammatori per ridurre il processo infiammatorio e alleviare il disagio; 
  • dolore o febbre, associato a cause infiammatorie o infezioni. In questi casi i farmaci antinfiammatori possono essere utilizzati per alleviare i sintomi e abbassare la febbre; 
  • trattamento post operatorio che può provocare dolore nell’animale; 
  • lesioni da trauma, come contusioni o ferite; 
  • malattie autoimmuni, nelle quali il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti sani, possono richiedere farmaci antinfiammatori per controllare l'infiammazione e ridurre i danni ai tessuti; 
  • asma felino, una condizione nella quale i corticosteroidi sono consigliati e prescritti per ridurre l'infiammazione delle vie respiratorie; 
  • allergie, ambientali o alimentari. In entrambi i casi gli antidolorifici per gatti sono suggeriti per lenire l’infiammazione cutanea o delle vie respiratorie. 

In particolare, la frequenza di somministrazione degli antidolorifici è determinata dal tipo di farmaco e dalla gravità del dolore. Alcuni antidolorifici vengono somministrati una volta al giorno, mentre altri possono essere necessari più volte al giorno. Può accadere che il veterinario lasci l’antidolorifico da assumere al bisogno, come accade spesso negli animali che soffrono di artrite o che sono stati dimessi dopo un’operazione chirurgica: in questa situazione il padrone può scegliere quando somministrare gli antidolorifici in relazione alla condizione di sofferenza del gatto. 

La somministrazione può variare a seconda del farmaco e delle esigenze del gatto: alcuni antidolorifici possono essere somministrati con il cibo per ridurre il rischio di irritazione gastrica, mentre altri devono essere somministrati a stomaco vuoto. Bisogna porre attenzione anche al momento della giornata in cui viene somministrato: alcuni farmaci devono essere proposti una volta al giorno o con cadenza regolare, soprattutto quando il gatto si trova in uno stato infiammatorio acuto.

La durata della terapia antidolorifica dipenderà dalla causa del dolore. In alcuni casi, potrebbe essere necessaria solo una terapia a breve termine per affrontare il dolore acuto, mentre in altri casi, il gatto potrebbe richiedere una terapia a lungo termine per gestire il dolore cronico.

Durante il periodo di terapia antidolorifica è fondamentale monitorare attentamente il gatto per qualsiasi segno di reazione avversa o cambiamenti nel suo stato di salute. Se il gatto sembra soffrire di dolore nonostante la terapia, è essenziale comunicare con il veterinario per rivedere il piano di trattamento.

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