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Gatto con febbre: sintomi e cure
22 dicembre 2023

La febbre in un gatto è un segno di una reazione fisiologica del corpo in risposta a un agente patogeno o a una condizione medica sottostante. Proprio come accade negli esseri umani, si accompagna ad alcuni sintomi tipici, tra cui sonnolenza e inappetenza. 

Capire come riconoscere se il gatto ha la febbre permette non solo di iniziare il trattamento ma anche di indagare quali siano le cause sottostanti. 

Sintomi

Il riconoscimento precoce dei sintomi di un gatto con febbre è cruciale per una diagnosi tempestiva e il trattamento delle condizioni sottostanti. Questa condizione può manifestarsi attraverso una serie di segni e sintomi che meritano un'attenta valutazione: 

  • ipertermia, ossia temperatura superiore al range normale che è intorno ai 38°C - 39,2°C. La misurazione accurata è un passo essenziale per confermare la presenza di febbre; 
  • letargia, il gatto con febbre tende a mostrare una diminuzione dell'attività e dell'energia. È spesso uno dei primi segni rilevabili e può includere una ridotta risposta agli stimoli esterni; 
  • perdita dell’appetito, il rifiuto del cibo o la riduzione dell'assunzione alimentare sono segni comuni; 
  • apatia, accompagnata a disinteresse disinteressato alle sue attività quotidiane e meno incline all'interazione con l'ambiente circostante; 
  • disidratazione, data dall’aumento della temperatura. Questa situazione può essere evidente guardando le mucose secche o la pelle rialzata quando pizzicata; 
  • respirazione affannosa, manifestando una frequenza respiratoria affannata figlia di uno sforzo fisiologico; 
  • naso secco e caldo; 
  • comportamento anomalo, come vocalizzazioni inconsuete o posture insolite; 
  • shivering, ossia tremori muscolari che vengono messi in atto dal gatto per cercare di dissipare la temperatura elevata. 

Cure

La gestione di un gatto con febbre richiede un'attenzione scrupolosa ai sintomi e una diagnosi precisa della causa sottostante. Le cure per un gatto con febbre sono incentrate sulla risoluzione della condizione sottostante che ha scatenato l'ipertermia: 

  • identificazione della causa, attraverso un esame clinico completo da parte di un veterinario, che può includere esami del sangue, radiografie, ecografie o altre indagini diagnostiche. Una volta identificata la causa, il trattamento può essere indirizzato specificamente;
  • farmaci antiepiretici, somministrati quando la febbre è grave o causa disagio al gatto, il veterinario può prescrivere farmaci antipiretici per abbassare la temperatura corporea. È importante somministrare questi farmaci solo sotto la supervisione del veterinario, poiché il dosaggio e la durata del trattamento devono essere attentamente valutati; 
  • idratazione adeguata, in quanto la febbre può portare a una maggiore perdita di liquidi. La somministrazione di fluidi per via orale o attraverso una flebo può essere necessaria, a seconda del grado di disidratazione; 
  • trattamento della causa sottostante, che può variare in base alla causa della febbre. Ad esempio, se l'infezione è responsabile della febbre, possono essere prescritti antibiotici o antivirali appropriati. Nel caso di malattie sistemiche, come le malattie autoimmuni, possono essere necessari trattamenti a lungo termine; 
  • monitoraggio costante per poter valutare il progresso clinico o meno. Questo può includere il controllo della temperatura corporea, la valutazione dell'idratazione, l'osservazione dei sintomi clinici e, se necessario, regolazioni del trattamento; 
  • supporto nutrizionale, dal momento che il gatto con febbre può ridurre l'assunzione alimentare. In questi casi, può essere necessario somministrare alimenti ad alto valore energetico o utilizzare alimenti liquidi o pastosi per garantire l'apporto calorico e nutrizionale adeguato.

Le cure per un gatto con febbre devono sempre essere personalizzate in base alla diagnosi specifica e alle esigenze del paziente. La consulenza e il monitoraggio costante da parte di un veterinario sono essenziali per garantire un recupero efficace e la prevenzione di complicanze. 

Come misurare la febbre

Una delle domande che si pone chi ha un felino domestico è come misurare la febbre. Ecco una guida dettagliata su come misurare la febbre al gatto in modo sicuro ed efficace:

  • procurarsi un termometro flessibile e sicuro per gli animali; 
  • preparazione dell’animale, evitando che si stressi eccessivamente. Si può prendere in braccio il gatto e cercare di metterlo a proprio agio; 
  • selezione del sito di misurazione, considerando che la temperatura corporea può essere misurata rettalmente o, in alternativa, auricolarmente. La misurazione rettale è considerata più accurata. Per farlo, unta il termometro con una piccola quantità di lubrificante a base d'acqua o vaselina; 
  • inserimento del termometro, con molta delicatezza, solleva la coda del gatto e inserisci il termometro nel retto a una profondità di circa 2,5 cm. Assicurati che il termometro sia in posizione stabile; 
  • attendi il tempo necessario, che viene segnalato attraverso un segnale acustico emesso quando la lettura è completa. Tuttavia, per i termometri a mercurio, dovrai aspettare circa 2-3 minuti prima di estrarre il termometro; 
  • lettura della temperatura, tenendo presente che lo standard nei gatti è tra 38°C e 39,2°C; 
  • pulizia del termometro, con un disinfettante appropriato per evitare la contaminazione incrociata; 

Registra poi la temperatura corporea del gatto e la data per un monitoraggio accurato della sua salute. Bisogna notare che la temperatura corporea di un gatto può variare leggermente in base all'ora del giorno e alle attività recenti. Pertanto, per ottenere letture più affidabili, è preferibile misurare la temperatura nello stesso momento ogni giorno e nel contesto di una routine regolare del gatto. 

Per favorire il processo di ripresa una volta terminata la puntata di febbre si possono proporre dei farmaci per gatti tra cui gli integratori specifici. Si tratta di prodotti che reintegrano gli elettroliti dispersi con la febbre o che forniscono un supporto nutrizionale mirato all’animale che è stato debilitato. Gli antiossidanti, come la vitamina C e la vitamina E, possono essere utili per ridurre il danno ossidativo associato all'infiammazione. Tuttavia, è importante consultare un veterinario prima di somministrare qualsiasi integratore.

Se hai avuto il gatto con febbre causata da un'infezione o ha richiesto l'uso di antibiotici, i probiotici possono aiutare a ristabilire l'equilibrio della flora intestinale del gatto. Al tempo stesso, gli acidi grassi omega-3 possono avere proprietà anti-infiammatorie e possono essere utili per ridurre l'infiammazione e migliorare il benessere generale del gatto.

È importante sottolineare che la scelta e la somministrazione di integratori devono essere supervisionate da un veterinario. Ogni situazione è unica, e l'approccio terapeutico dovrebbe essere personalizzato in base alle esigenze specifiche del gatto.

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