Temperatura del gatto: cosa sapere

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Temperatura del gatto: cosa sapere
19 dicembre 2023

La temperatura del gatto è uno degli indicatori che devono essere tenuti sotto controllo per poter verificare, in maniera oggettiva, il suo stato di salute. Il range entro il quale può dirsi in uno stato di benessere è compreso tra i 38°C e i 39,5°C e ci possono essere numerosi fattori che possono influire su questo parametro: dalla presenza di infezioni sistemiche a malattie croniche. La misurazione della temperatura nel gatto in maniera corretta e tempestiva permette di individuare in tempi rapidi la presenza di un malessere e trattarlo in modo efficace. 

Temperatura ideale del gatto

La temperatura corporea del gatto è spesso compresa tra i 38°C e i 39,5°C ma può variare a seconda di condizioni specifiche. I felini sono animali omeotermi in grado di mantenere costante e regolare la loro temperatura corporea nonostante le variazioni esterne: possiedono una zona di comfort termico, corrispondente a un grado di calore compreso tra i 30°C e i 38°C, nella quale non si verifica alcun dispendio energetico per riuscire a mantenere la giusta temperatura. 

Quando la temperatura esterna diventa più rigida, come accade ad esempio durante il periodo invernale, si innescano dei meccanismi di termoregolazione volti a mantenere l’equilibrio corporeo. Ad incidere sulla percezione del freddo ci sono alcuni fattori, come: 

  • lunghezza del pelo, che agisce come isolante termico e aiuta a trattenere il calore;
  • età dell’animale, per esempio gattini e gatti anziani risultano maggiormente sensibili alle temperature fredde a causa di un sistema di termoregolazione poco sviluppato o di difficoltà nel mantenere il calore corporeo;
  • stato di salute, dato che gatti malati o deboli sono particolarmente esposti al rischio di soffrire di freddo.

Tuttavia, ci sono anche specifiche razze feline, come Devon Rex e Sphynx, che hanno pochi peli e che richiedono un certo tipo di attenzione per quanto riguarda il mantenimento della temperatura corporea ideale: necessitano di accortezze specifiche, dato che sono molto più sensibili di razze a pelo lungo.

Ipotermia

L’ipotermia è una condizione in cui il valore della temperatura corporea scende al di sotto di 37°C. Si tratta di una situazione da non sottovalutare, dato che può mettere in serio pericolo la vita dei felini e richiede un intervento immediato per ovviare al problema. L’ipotermia si verifica in circostanze in cui l’animale è esposto a condizioni di freddo estremo o qualora si verifichino sbalzi termici stagionali. 

Tra le cause primarie di questa condizione ci sono:

  • esposizione a condizioni meteorologiche caratterizzate da freddo e vento; 
  • shock termico causato dal contatto con acqua troppo fredda e l’animale può aver trascorso un tempo prolungato con il pelo bagnato; 
  • altri fattori che causano questo fenomeno possono essere individuati tramite una visita approfondita del veterinario e includono: anemia, squilibri ormonali, emorragie o carenze del flusso sanguigno.

Alcuni campanelli d’allarme che possono indicare un brusco abbassamento della temperatura corporea del felino sono:

  • letargia, accompagnata da stanchezza e debolezza;
  • pallore delle mucose, che è anche un sintomo che segnala la presenza di uno shock; 
  • tremolio, nel vano tentativo di riuscire a generare calore in maniera autonoma.
  • ridotta frequenza cardiaca, accompagnata da un battito cardiaco lento e difficoltoso

Nel caso in cui il gatto presenti alcuni o tutti i sintomi riportati è consigliato riscaldare gradualmente l’animale, coprendolo completamente con coperte o panni caldi e prestando attenzione a non surriscaldarlo in maniera eccessiva, correndo il rischio di causare uno shock termico. In seguito, procedere controllando regolarmente la temperatura, fino al raggiungimento di una situazione termica ottimale. Una volta raggiunta quest’ultima, interrompere la procedura di riscaldamento e contattare tempestivamente la clinica veterinaria per effettuare una visita medica. Nonostante l’animale risulti in salute, l’ipotermia può causare effetti a lungo termine che possono rendere necessari ulteriori esami e trattamenti maggiormente approfonditi.

Una buona prevenzione è efficace per garantire al gatto uno stato di salute ottimale: mantenere l’animale in un ambiente caldo qualora si verifichino condizioni meteorologiche fredde è utile per evitare situazioni che possono condurre all’ipotermia. 

Febbre

La febbre nei felini è una condizione che si verifica quando la temperatura corporea risulta superiore alla norma: solitamente, se è superiore a 39,3°C si può parlare di febbre, qualora venissero superati i 41°C si tratta invece di febbre alta. Questa condizione è spesso sinonimo di un’infezione di origine batterica o può essere sintomo di ulteriori traumi o condizioni di salute.

I sintomi della febbre possono includere:

  • letargia, con conseguente debolezza;
  • perdita di appetito, dato che il suo organismo è impegnato a combattere l’infezione;
  • naso secco, che implica anche una situazione di disidratazione.

La temperatura viene misurata tramite un termometro specifico per animali domestici e si deve agire delicatamente, in modo da non sottoporre il gatto a ulteriore stress. Al verificarsi di un rialzo della temperatura interna, è consigliato contattare tempestivamente il proprio veterinario per ricevere una diagnosi e un trattamento appropriato.

Vi sono diversi modi che possono essere d’aiuto nel prevenire l’insorgenza della febbre, tra cui:

  • garantire al gatto una corretta alimentazione, che fornisca il giusto fabbisogno energetico;
  • ricorrere a una vaccinazione specifica per prevenire l’insorgere di alcuni disagi;
  • non sottoporlo a sforzi eccessivi e stressanti, che possono indebolire il sistema immunitario;
  • effettuare regolarmente visite mediche per monitorare la salute dell’animale.

La febbre non deve essere confusa con l’ipertermia. Conosciuto anche come colpo di calore, questa condizione si verifica nel momento in cui la temperatura corporea del felino supera i 40°C, spesso a causa di una prolungata esposizione a fonti di calore. Si tratta di una condizione che può risultare pericolosa per i gatti e richiede un intervento immediato. Se si sospetta che il proprio animale sia in una situazione di ipertermia, è bene raffreddarlo in modo graduale evitando di causare shock termici. In seguito, rivolgersi a un veterinario che potrà fornire le cure più adeguate. 

È importante dedicare la giusta attenzione alla salute del proprio gatto e la temperatura corporea è un fattore che può essere d’aiuto per monitorarla: uno squilibrio anomalo può segnalare la presenza di un'infiammazione che necessita un consulto medico per individuare il giusto trattamento per la conseguente cura e prevenzione, evitando l’insorgere di ulteriori malattie. 

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