Creme solari per bambini: come sceglierle?

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Creme solari per bambini come sceglierle
La bella stagione avanza e il desiderio di trascorrere qualche giornata di sole con i nostri figli, in montagna o al mare, è sempre più sentito. Ma per goderci appieno il momento, è indispensabile proteggere la pelle con specifiche creme solari per bambini. A causa della limitata attività da parte delle ghiandole sebacee, il film idrolipidico preposto a difendere e coprire la pelle dei piccoli non si è formato del tutto. Per questo, la loro cute, essendo più sottile e permeabile rispetto a quella degli adulti, è soggetta alle aggressioni. Inoltre, le cellule che producono melanina, anche se presenti, sono meno reattive. Di conseguenza la pigmentazione della cute è bassa e incapace di difendersi contro le radiazioni ultraviolette. Per i motivi elencati, è fondamentale ricorrere alle creme solari per bambini, appositamente formulate per l’epidermide sensibile o atopica, tenendo in considerazione:
  • il livello di protezione molto alta e SPF 50+;
  • se sono resistenti all’acqua;
  • quali formati preferire: gel, stick, crema e spray.

Protezione molto alta e SPF 50 +

Quale sia il prodotto scelto per proteggere la pelle del bambino, la confezione deve riportare una determinata dicitura: protezione molto alta e fattore SPF 50+. Il valore espresso SPF, Sun Protection Factor, è riferito solamente alla protezione contro i raggi UVB, responsabili delle scottature, e non a quella contro gli UVA, colpevoli della fotosensibilizzazione e dell’invecchiamento precoce della pelle. L’acronimo SPF sta a indicare quante volte la crema solare per bambini, se applicata, estende l’esposizione al sole senza che il piccolo si scotti, rispetto invece a un’esposizione che non prevede prodotto. Una crema solare con SPF 15, ad esempio, può bloccare il 93% circa delle radiazioni UVB, mentre quella con SPF 50+ può arrivare addirittura al 98%. La normativa europea che regola la classificazione dell’indice di protezione ha stilato una classifica allo scopo di semplificare le etichette delle creme solari, bambini e adulti: la protezione bassa va da 6 a 14 SPF, quella alta da 30 a 50 SPF e la protezione molto alta da 50+ SPF. Oltre alle radiazioni UVB, il sole emette anche le UVA. Per verificare se il solare scelto offre questa tipologia di protezione, la confezione deve riportare il simbolo circolare afferente agli UVA. I filtri solari sono di due tipi, talvolta presenti insieme:
  • fisici composti da particelle a base di ossido di zinco e biossido di titanio. Quando vengono disposti sulla cute, non penetrano in profondità ma si interpongono tra la pelle e il sole. In questo modo, fungono da specchio, riflettendo e disperdendo i raggi UV. Sono adatti per le cuti più sensibili e atopiche.
  • chimici, a differenza di quelli fisici, scendono all’interno della cute, assorbono e neutralizzano i raggi solari, rilasciandoli sotto forma di calore. Sono indicati per bambini dopo l’anno di età.
I solari che combinano entrambi i filtri assicurano una protezione ad ampio spettro.

Resistente all’acqua

Tenere i piccoli lontani dall’acqua è impossibile, soprattutto in vacanza al mare. L’esigenza porta a scegliere quei prodotti che recano la scritta “water resistant”. Questa dicitura, riportata sull’etichetta delle creme solari per bambini e adulti, attesta che il prodotto aderisce agli standard imposti dai protocolli. Uno di questi, in particolare, verifica l’evoluzione del livello di protezione solare. Sta a significare che dopo aver immerso il prodotto in acqua per due volte, o quattro se viene indicata la frase “Very high water resistant”, rimane sulla pelle per il 95%. Il test al quale si sottopongono i solari, per essere superato, deve attestare che il valore di protezione, dopo una duplice immersione, si mantiene superiore al 50% rispetto a quello iniziale. Solitamente i prodotti resistenti all’acqua presentano una formulazione più oleosa all’esterno, proprio perché idrorepellenti, che garantisce un livello performante quando si resta molto tempo in acqua. In linea di massima, queste creme solari per bambini e adulti sono le candidate più idonee in termini di validità, ma risultano meno facili da spalmare. Anche se il solare è classificato come “water resistant”, non implica che possa detenere le proprie capacità protettive. Il contatto prolungato con l’acqua, il sudore, la sabbia, la doccia e lo sfregamento causato dai tessuti dopo l’asciugatura possono rimuovere il prodotto o diminuire l’efficacia. È sempre buona regola riapplicare la crema solare per bambini almeno ogni due ore, evitando di tralasciare aree scoperte. L’esposizione ai raggi UVB, se equilibrata nel modo giusto, può diventare un’alleata preziosa, trasformandosi persino in una strategia di cura.

Gel, Stick, Crema e Spray

L’acquisto di un prodotto tiene in considerazione sia la capacità protettiva che la facilità d’uso. I gel solari sono idonei per le aree coperte da peli, come il cuoio capelluto. Gli stick solidi, meglio se con filtri fisici, sono ottimi per garantire protezione alle piccole zone come naso, viso, orecchie e labbra. Sono comodi anche perché si applicano senza rischio per gli occhi. La crema con filtri chimici o combinati, grazie alla sua texture, permette una stesura più semplice ed evita il fastidioso effetto sbiancante. Proprio perché facile da stendere, il bambino può essere stimolato ad applicarla da solo. Gli spray sono i più veloci da mettere e coprono con rapidità aree più estese. Tuttavia, bisogna porre attenzione che i bambini non li inalino. Sul viso non possono essere spruzzati direttamente ma applicati con le mani. Ogni prodotto deve riportare un’etichetta chiara, ricca di informazioni utili e non fuorvianti. Fate attenzione a queste diciture:
  • Waterproof anziché la dizione corretta “Water resistant”, a significare erroneamente che la crema non è rimossa per nulla dall’acqua;
  • Protezione totale, dicitura non consentita perché impossibile;
  • Ampio spettro. Se la dizione non è accompagnata dal simbolo che attesta una copertura estesa anche agli UVA, non è veritiera;
Sul cosmetico solare deve comparire anche l’INCI, l’elenco degli ingredienti contenuti in ordine decrescente di concentrazione, ovvero dall’elemento la cui percentuale è maggiore a quello meno presente. Deve riportare:
  • gli elementi di origine botanica o quelli compresi nel codice farmaceutico indicati in latino e in inglese;
  • coloranti segnalati con un determinato numero in base all’indice internazionale;
  • profumi accompagnati sempre dalla parola “Parfum”.
I solari per bambini sono formulati senza sostanze come parabeni, siliconici, tensioattivi e irritanti. Ad ogni modo, è meglio verificare la loro presenza nella lista degli ingredienti. Gli unici prodotti che possono garantire una protezione dalle radiazioni sono i classici filtri solari, chimici o fisici, presenti in commercio. Consiglio: evitare di ricorrere alle cosiddette creme naturali prive delle indicazioni utili a capire quale indice di protezione sia presente. Vada retro anche alle produzioni casalinghe: i danni procurati da un’errata esposizione sono permanenti. Se da un lato l’utilizzo della crema solare per bambini difende la pelle dalle scottature, dall’altro può compromettere la produzione di vitamina D da parte dell’organismo, indispensabile per il sistema immunitario e per le ossa, specie in età pediatrica. A tale fine, viene suggerita l’assunzione di integratori a base di vitamina D3, A e C.  

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