La digestione è un processo meraviglioso del nostro organismo. La possiamo paragonare a un’orchestra con tanti strumenti che suonano in perfetta armonia.
Tutto inizia in bocca: mentre stiamo masticando, il nostro stomaco si prepara iniziando a secernere succhi gastrici e a dilatarsi per accogliere il cibo in arrivo. Lo stomaco inizia subito a digerirglo mescolandolo con i succhi digestivi; il cibo in parte digerito viene mandato nell’intestino dove, attaccato da succhi pancreatici e bile, progredisce verso l’intestino tenue per essere assorbito.
Se alla fine dell'intestino tenue arriva del cibo che non è ancora stato digerito, l’organismo invia un segnale allo stomaco che rallenta lo svuotamento proprio per ottimizzare tutto il processo.
Cattiva digestione: cause e rimedi
In alcune particolari circostanze, questo meccanismo quasi perfetto può essere intaccato e subire dei rallentamenti. I medici li chiamano dispepsia funzionale, cioè i disturbi della funzione di stomaco e intestino (digestione lunga, dolore, eruttazione, dolori addominali dopo mangiato) che faticano a svuotarsi con i giusti tempi.
Questa condizione può manifestarsi sotto forma di vari sintomi (nausea, flatulenza, eruttazioni, gonfiore addominale) e può essere scatenata da non corrette abitudini o stili di vita a tavolo, in primis durante la masticazione.
Attraverso la masticazione il nostro bolo alimentare viene addizionato di alcuni enzimi, che aiutano a pre-digerire zuccheri e proteine. Di conseguenza, se non dedichiamo il giusto tempo alla masticazione rischiamo che la digestione si avvii già in modo non ottimale.
Le cause della cattiva digestione possono essere molteplici:
- scompensi ormonali: per esempio in una donna in gravidanza o durante le mestruazioni;
- non corretti stili di vita: consumare alcolici o fumare a fine pasto, ma anche l'abitudine di alzarsi da tavola e mettersi sdraiati sul divano;
- la presenza di alcune patologie a carico del tratto digerente: in particolare dello stomaco (il reflusso) o dell'intestino (la colite).