Le gengive infiammate sono una condizione assai comune, spesso favorita da una scarsa igiene orale che consente l'accumulo di placca batterica sulle superfici dentali, da variazioni ormonali o fattori genetici. Quando questa situazione perdura per molto tempo si può parlare di gengivite e, se trascurata, può progredire verso una forma più grave di malattia gengivale chiamata parodontite, che può portare alla perdita di tessuto gengivale e osseo.
Cause
Le gengive infiammate sono il risultato di una serie di cause ben definite che devono essere indagate con cura per poter scegliere il trattamento più adeguato e, in seguito, dedicarsi ad una prevenzione mirata.
Il fattore più comune che determina le gengive infiammate è un accumulo di placca batterica, una sottile pellicola biologica composta da una miscela di batteri orali, residui alimentari e altre sostanze che si accumulano sulle superfici dentali. La sua formazione è un processo fisiologico, costante e naturale, poiché i batteri orali si sviluppano rapidamente in risposta all'apporto continuo di nutrienti provenienti dall'alimentazione.
Quando la placca batterica non viene rimossa in modo efficace e regolare tramite una buona igiene orale, si trasforma nel substrato per la proliferazione di microorganismi: i batteri, infatti, metabolizzano gli zuccheri assunti nella dieta, producendo acidi che possono erodere lo smalto dentale. Inoltre, i componenti della placca possono irritare le gengive circostanti.
La risposta infiammatoria delle gengive a questa irritazione è una difesa del sistema immunitario per combattere l'invasione batterica. Tuttavia, questa risposta può diventare cronica se l'accumulo di placca persiste, portando a gengive infiammate.
Il fumo del tabacco rappresenta un noto e significativo fattore di rischio per lo sviluppo e l'aggravamento dell'infiammazione delle gengive, nota come gengivite. Questa condizione è strettamente correlata all'esposizione a sostanze chimiche nocive presenti in questa sostanza. Non bisogna sottovalutare le potenziali complicazioni di questa condizione che possono variare da una riduzione dell’afflusso sanguigno a specifiche zone ad altri effetti come l’ingiallimento dei denti.
Tra le altre cause delle gengive infiammate ci sono:
- predisposizione genetica, che porta alcuni soggetti ad essere più sensibili all’accumulo di placca rispetto ad altri, spesso in relazione ad un sistema immunitario più fragile;
- malattie sistemiche, come il diabete o alcune patologie autoimmuni. Si tratta di problematiche che possono compromettere la capacità dell’organismo di creare una risposta immunitaria efficacia contro l’attacco batterico determinato dall’accumulo della placca;
- farmaci, come anticoncezionali orali, antiepilettici e alcuni antipsicotici, possono causare l'infiammazione delle gengive come effetto collaterale. È importante discutere con il medico o il dentista l'eventualità di cambiare i farmaci o di adottare misure preventive.
Non bisogna poi sottovalutare anche i cambiamenti ormonali possono determinare una momentanea o permanente infiammazione delle gengive. Si tratta infatti di un problema assai diffuso tra le donne in gravidanza per i seguenti motivi:
- aumento del livello di progesterone ed estrogeni;
- aumento del flusso sanguigno in tutto il corpo, comprese le gengive, che può far sembrare che le gengive siano più gonfie e più sensibili;
- predisposizione a sviluppare la placca a causa dei livelli di zucchero nel sangue e all’aumento della fame nelle donne in gravidanza;
Non bisogna dimenticare che le gengive infiammate in gravidanza possono manifestarsi anche con sanguinamenti, aumento della salivazione e possibili sanguinamenti.
Infine, anche lo stress può rientrare tra le cause che determinano le gengive infiammate: un aumento del livello di cortisolo può influenzare il sistema immunitario e aumentare il rischio di gengivite. Inoltre, le persone stressate tendono a trascurare l'igiene orale, contribuendo così al problema.
Rimedi
Tra i rimedi contro le gengive infiammate l’igiene orale svolge un ruolo essenziale. In particolare, uno dei pilastri fondamentali nella prevenzione e nel trattamento di questa problematica è l'utilizzo di uno spazzolino da denti di qualità. È consigliabile optare per spazzolini a setole morbide, poiché quelle dure possono danneggiare ulteriormente le gengive infiammate.
L'uso dello spazzolino deve essere accurato e delicato: bisogna spazzolare i denti in modo regolare, sia al mattino che alla sera, e dopo i pasti principali. Inoltre, è consigliabile utilizzare una tecnica di spazzolamento corretta, che prevede movimenti circolari o leggermente inclinati per rimuovere la placca batterica senza irritare ulteriormente le gengive.
Inoltre, acquistare un collutorio specifico per le gengive può essere di grande aiuto nella gestione della problematica: questi prodotto contengono ingredienti attivi come il cloruro di cetilpiridinio, un potente antibatterico che aiuta a ridurre le impurità nella cavità orale e a prevenire l'infiammazione.
I collutori possono essere utilizzati dopo lo spazzolamento e il passaggio del filo interdentale. È importante seguire attentamente le istruzioni riportate sull'etichetta e non sciacquare la bocca con acqua dopo l'uso, in modo da permettere al collutorio di agire in modo efficace.
Il terzo elemento essenziale per un’ottima igiene orale è il filo interdentale: da utilizzare per rimuovere i residui alimentari e la placca batterica tra i denti, previene l'accumulo di detriti che possono contribuire all'infiammazione gengivale. Nella scelta del prodotto più adatto a chi ha le gengive compromesse, è preferibile optare per un filo sottile e resistente. La sua corretta utilizzazione richiede una certa delicatezza per evitare di danneggiare le gengive già infiammate. Passare il filo tra i denti con movimenti delicati e cura è essenziale per ottenere i migliori risultati.
Oltre a questi rimedi, si ricordano anche quelli naturali:
- risciacquo con acqua salina, o soluzione salina, può ridurre temporaneamente l'infiammazione gengivale. Mescolare mezzo cucchiaino di sale in un bicchiere d'acqua tiepida e sciacquare la bocca con questa soluzione delicata può essere un rimedio casalingo efficace;
- bere tè verde, noto per le sue proprietà antiossidanti e anti-infiammatorie. Oltre ad assumerlo attraverso gli infusi, si possono anche eseguire degli impacchi con le bustine raffreddate per contribuire a ridurre l'infiammazione gengivale;
- massaggiare l’olio di cocco sulle gengive per lenire il fastidio.
Se le gengive infiammate persistono o peggiorano nonostante una corretta igiene orale e la messa in atto di alcuni rimedi casalinghi, è fondamentale consultare un dentista o un igienista dentale. Possono essere necessari trattamenti professionali come la pulizia dentale profonda o l'uso di antimicrobici per gestire la gengivite.