Il mal di schiena è senza dubbio una delle problematiche in assoluto più frequenti e diffuse tra la popolazione. Un disturbo che, vista la complessità anatomica di questa regione e viste le innumerevoli cause che lo provocano, è spesso caratterizzato da grande confusione e da una conoscenza approssimativa.
Con questo articolo vogliamo fare chiarezza su alcuni falsi miti e fornire qualche consiglio utile per approcciare un trattamento sensato e realmente efficace.
Approccio diagnostico: è sempre corretto?
Il primo punto da chiarire riguarda l’iter diagnostico che normalmente si segue: quando si ha dolore lombare si va dal medico e ci si fa prescrivere degli esami. In alcuni casi lastre e risonanze magnetiche possono portare alla scoperta di alterazioni anatomiche (osteofiti, artrosi delle faccette articolari, ernie): il meccanismo fisiologico è quindi quello di associare questo tipo di alterazioni al dolore lombare.
È importante specificare che questo tipo di approccio può risultare fuorviante e limitante: non è così semplice correlare il dolore con la presenza di alterazioni anatomiche, che possono essere presenti anche in soggetti che non presentano dolore, soprattutto dopo i quarant’anni di età. Quindi, ai referti diagnostici, che vanno fatti e considerati, bisogna sempre aggiungere una valutazione funzionale che possa indagare sulle reali cause del problema.
Strategie di trattamento: farmaci e massaggio
L’utilizzo di farmaci antinfiammatori è particolarmente consigliato in fase acuta, quando è necessario ridurre il dolore che in alcuni casi può essere davvero insopportabile. Tuttavia, se il dolore si cronicizza e va avanti per molto tempo, è impossibile continuare ad abusarne e diventa indispensabile andare ad indagare sulle reali cause del malessere.
Sul nostro shop online puoi trovare decine dei cosiddetti FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), per i quali ti consigliamo comunque un consulto col tuo medico di fiducia. I nostri farmacisti hanno individuato i tre solitamente più efficaci.
Momendol: farmaco in compresse di nanopressene da 220g, è indicato negli adulti e negli adolescenti sopra i 16 anni nel trattamento sintomatico di breve durata dei dolori lievi e moderati quali dolore muscolare ed articolare, mal di testa, mal di denti e dolore mestruale. Momendol può essere utilizzato anche nel trattamento della febbre.
Lasonil: antinfiammatorio e antireumatico è indicato per il trattamento sintomatico di mal di testa, mal di schiena, dolori articolari e muscolari, mal di denti e malattie da raffreddamento. È inoltre indicato contro i dolori mestruali e i dolori di minore entità nell'artrite e nell’artrosi.
Buscofen: analgesico a base di ibuprofene 200mg per il trattamento di dolori di varia origine e natura, tra cui il dolore mestruale (mal di pancia) e gli altri dolori legati al ciclo quali il mal di testa e il mal di schiena.
La seconda strategia di trattamento più diffusa è quella del massaggio, la prima richiesta che riceve ogni fisioterapista per la cura del mal di schiena. Ecco, cerchiamo anche qui di sfatare un piccolo mito: il massaggio è uno dei tanti strumenti terapeutici in mano al fisioterapista e in caso di dolore lombare, massaggiare a caso la schiena non porterà alcun beneficio.
Prima di scegliere il massaggio è molto importante valutare le cause: risulterà realmente efficace solo in caso di contratture e trigger point. Anche in questi casi, dopo aver provato il messaggio bisognerà capire perché questi muscoli sono andati incontro a sovraccarico e contratture.
Proprio come i farmaci, infatti, il massaggio va a lavorare molto sul sintomo e poco sulle cause del mal di schiena.
Le cause più comuni del mal di schiena.
Il dolore di schiena solitamente è dovuto a una serie di microtraumi ripetuti durante la giornata, che possono portare a lesioni delle strutture ossee e dei tessuti. Questi microtraumi possono essere generati sostanzialmente da tre cause:
- cattivo allineamento della colonna, dell’anca e del bacino: il rachide lombare a che fare con tutte le strutture anatomiche adiacenti, per cui è molto importante valutarle tutte nel complesso, considerando che spesso può causare un’alterata funzionalità dell’anca e del bacino;
- cattiva stabilizzazione del bacino e del tronco da parte della muscolature del core addominale: il trasverso dell’addome ha una funzione fondamentale nel proteggere e stabilizzare le vertebre durante i movimenti di vita quotidiana, eseguiti con le braccia e con le gambe.
- Schemi scorretti di movimenti: è importante approcciarsi alla patologia dal punto di vista funzionale, andando ad analizzare alcuni schemi motori eseguiti costantemente nel quotidiano, per invidiare i compensi che alla lunga possono portare a usare, lesioni di tessuta e dolore.