Cosa mangiare per preparare la pelle al sole?

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Cosa mangiare per preparare la pelle al sole
La bella stagione è ormai alle porte e subito si pensa alle giornate di sole e all’abbronzatura che ne seguirà. Il pallore che ci ha accompagnato per mesi, finalmente, lascerà posto a una spettacolare tintarella. Il desiderio di abbandonarci alle spalle il grigiore dell’inverno è talmente alto che, spesso e volentieri, non riflettiamo sulle conseguenze di un’esposizione frettolosa. L’abbronzatura è una vera e propria reazione di difesa ma senza la giusta preparazione, gli strati cutanei sono vulnerabili all’azione dannosa dei raggi ultravioletti. Teniamo presente che i melanociti sono rimasti inattivi per tempo e hanno bisogno di qualche giorno prima di produrre melanina, il pigmento che dona colore all’incarnato. Per ovviare a tale problematica, nei mesi che precedono il periodo estivo, è indispensabile prepararsi seguendo un regime dietetico a base di alimenti diversi, come frutta e verdura che, grazie alle sostanze contenute, rigenerano la pelle e stimolano la produzione di melanina. Alla domanda che sorge spontanea, “Cosa mangiare per preparare la pelle al sole”, suggeriamo:
  • cibi gialli, arancioni, rossi
  • omega 3 e 6
  • vitamina C
Altro consiglio per una tintarella prolungata e a regola d’arte: bere molta acqua. Un corretto livello di idratazione è basilare affinché i liquidi persi, a causa dell’esposizione, si possano reintegrare.

Cibi gialli, arancioni, rossi

Una tra le azioni basilari per garantire un’abbronzatura da record è stimolare la melanina. Ecco cosa mangiare per preparare la pelle al sole. I cibi più adatti sono quelli di colore giallo e arancio perché, a livello nutrizionale, sono ricchi di betacarotene, il pigmento vegetale precursore della vitamina A dall’azione antiossidante, e di flavonoidi. Queste sostanze difendono le cellule dall’attacco dannoso dei radicali liberi. Il betacarotene protegge la pelle dai raggi UV e favorisce la produzione di melanina. Inoltre, partecipa sia alla funzione immunitaria e sia alla crescita e mantenimento dei tessuti. Alcuni alimenti, antiossidanti d’eccezione, appartenenti a questa categoria:
  • agrumi, come limone e arancia, contribuiscono alla formazione del collagene;
  • pesche sono una fonte di vitamine, specialmente la vitamina A, stimolano il rinnovamento cellulare;
  • albicocche e melone;
  • carote, anch’esse ricche di vitamine A-C-E;
  • peperone.
cibi rossi contengono due sostanze antiossidanti, il licopene e le antocianine, e apportano numerosi elementi: vitamina C, magnesio, potassio, flavonoidi, acido folico. Il licopene è una molecola appartenente alla famiglia dei carotenoidi, a loro volta asseriti al gruppo della pro-vitamina A. Oltre a prevenire molte malattie neurodegenerative, cattura i radicali liberi e rallenta l’invecchiamento cutaneo.  Raggiunge la sua massima presenza quando frutta e verdura sono mature. Affinché l’organismo possa assorbire maggiormente tale sostanza, si consiglia di aggiungere un po' d’olio d’oliva. Inoltre, per evitare che la cottura non impoverisca troppo l’alimento, deve essere moderata. Le antocianine, appartenenti alla famiglia dei flavonoidi, insieme ad altri pigmenti, attribuiscono la tonalità di colore ai cibi. Si trovano nei frutti, nelle radici, nei fiori e nelle foglie. Assurgono molte funzioni, le principali: combattono i radicali liberi e contrastano l’invecchiamento cellulare. Sono una risorsa efficace per vene e capillari perché, facilitando la microcircolazione, delimitano l’insorgenza di vene varicose e favoriscono l’eliminazione dei liquidi in eccesso, contrastando la cellulite. Ecco quali alimenti portare in tavola:
  • pomodoro, cipolla e patate rosse;
  • cavolo cappuccio, radicchio rosso, ravanello, barbabietola;
  • arancia rossa, fragola, ciliegia, pompelmo rosso, melograno e fichi;
  • frutti rossi, quali fragole, lamponi, more, mirtilli e ribes.

Omega 3 e 6

Quando ci si chiede cosa mangiare per preparare la pelle al sole, gli omega 3 e G non possono mancare. Sono acidi grassi polinsaturi definiti essenziali perché non possono essere sintetizzati dall’organismo. Per tale ragione vengono introdotti tramite dieta. L’omega 3 protegge la pelle dalle reazioni infiammatorie causate dai raggi solari. Il suo ruolo è fondamentale: coadiuva alla riparazione delle fibre elastiche che sostengono il derma, spesse volte compromesse in estate, e ritarda l’invecchiamento cutaneo. È un ottimo strumento nella prevenzione dell’acne. Si trova:
  • nel pesce grasso come salmone, aringa, tonno, storione;
  • nel pesce azzurro, ad esempio sgombro, pesce spada, merluzzo, acciughe, sarda;
  • in tutti i frutti di mare;
  • nelle noci;
  • nelle germe di grano;
  • nell’olio di semi di lino.
Gli omega 6 rientrano tra le componenti delle membrane cellulari indispensabili alla corretta funzionalità dei tessuti e fondamentali per la pelle. I principali acidi grassi omega 6 sono l’acido linoleico, vitale per l’idratazione e il mantenimento della barriera idrolipidica. Contrasta l’invecchiamento cutaneo. Sono presenti sia negli alimenti di origine vegetale che animale:
  • germe di grano;
  • semi di girasole, soia e sesamo;
  • olive, olio extravergine di oliva, di girasole, lino, soia, borragine;
  • ribes nero;
  • noci, mandorle, anacardi, pistacchi e arachidi;
  • mais, legumi;
  • avocado;
  • tuorlo d’uovo;
  • carne.

Vitamina C

Nessun dubbio su cosa mangiare per preparare la pelle al sole: vitamina C a gogo. Denominata anche acido ascorbico, protegge le cellule dai radicali liberi. Le proprietà antiossidanti della vitamina C sono utilizzate contro il foto-invecchiamento, quello della pelle, indotto dai raggi del sole, e il crono-invecchiamento, ovvero quello fisiologico a cui l’organismo va incontro. In pratica, compie diverse azioni:
  • antirughe, perché restituisce tono ed elasticità all’epidermide;
  • blocca le reazioni biochimiche che non permettono uniformità alla cute, andando a illuminare il colorito della pelle e minimizzando le macchie iperpigmentate;
  • stimola le difese naturali dell’epidermide e la produzione di quelle sostanze che la rendono più compatta;
  • controlla la risposta infiammatoria afferente all’esposizione solare e svolge un’importante azione sia sul tessuto connettivo che sull’integrità dei vasi sanguigni.
Scongiurare una carenza di vitamina C è è fondamentale perché, stimolando l’attività dei fibroblasti, ovvero le cellule caratteristiche del tessuto connettivo, questo nutriente interviene nella sintesi del collagene. I cibi più ricchi di vitamina C sono:
  • kiwi, una miniera di acido ascorbico;
  • arance, limoni, pompelmi;
  • anguria, melone;
  • ribes nero e frutti di bosco;
  • succo d’uva;
  • peperoncino piccante, peperoni;
  • broccoli, cavoli di Bruxelles, cavolfiore, spinaci;
  • verdure a foglia come lattuga e radicchio;
  • cime di rapa, pomodori, patate soprattutto le novelle;
  • piante aromatiche.
La vitamina C è idrosolubile e termolabile. Per evitare che si disperda è opportuno evitare i lavaggi troppo prolungati, cuocere gli alimenti nel più breve tempo possibile, meglio se a vapore, oppure consumarli crudi. Anche la metodologia di conservazione gioca un ruolo importante. In effetti, la vitamina C, con il tempo e a contatto con l’aria, tende a diminuire. È consigliabile conservare i prodotti acquistati al riparo dalla luce, possibilmente in sacchetti di cartone.

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