Osteoporosi

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Cause di malassorbimento nelle diverse fasce di età

- Età adolescenziale: Diete inappropriate, Anoressia, Malattie Infiammatorie intestinali (M. di Crohn, Rettocolite ulcerosa), Morbo celiaco, farmaci corticosteroidei

- Età adulta: Diete inappropriate, Malattie Infiammatorie intestinali (M. di Crohn, Rettocolite

ulcerosa), Morbo celiaco, farmaci corticosteroidei, Menopausa precoce

-Età senile: Deficit alimentare, Malattie Infiammatorie intestinali (M. di Crohn, Rettocolite

ulcerosa), Morbo celiaco, farmaci corticosteroidei, Menopausa, Inattività fisica

Patologie Gastrointestinali associate ad Osteoporosi

I pazienti con malattie infiammatorie intestinali o con morbo celiaco (intolleranza al glutine che si accompagna a un malassorbimento di calcio nel duodeno e di alcune vitamine, tra cui la vitamina D) sono a rischio di osteoporosi (con una prevalenza di quasi il 30%).

La malnutrizione e il sottopeso di questi pazienti sono ulteriori fattori di rischio di demineralizzazione ossea e osteoporosi

Questi pazienti dovrebbero effettuare periodicamente i seguenti controlli: 

_ Esami di laboratorio: Dosaggio della vitamina D, del calcio, la calciuria (il dosaggio del calcio nelle urine) ed il paratormone.

_ Esami strumentali: MOC (Mineralometria Ossea computerizzata), richiesta anche in giovane età nei celiaci, dopo i 50 anni invece per gli altri pazienti con disturbo del malassorbimento.

Se i valori presi in esame risultano alterati vanno somministrati dei supplementi:

vitamina D, calcio e bifosfonati (potenti inibitori del riassorbimento osseo).

Nei pazienti celiaci, invece, è bene che questi supplementi vengano consigliati anche a titolo di prevenzione.

DIETA E OSTEOPOROSI - ALIMENTI SCONSIGLIATI 

Sodio - una dieta troppo ricca di sodio aumenta la perdita di calcio con le urine

Proteine - una dieta troppo ricca di proteine aumenta la perdita di calcio con le urine

Verdure - alcune verdure (spinaci, barbabietole) riducono l'assorbimento intestinale di calcio

Cibi integrali - un elevato consumo di cibi integrali e di integratori a base di crusca diminuisce l'assorbimento intestinale di calcio

Caffeina - un eccessivo consumo di caffeina aumenta la perdita di calcio con le   urine

Alcolici - il consumo di alcolici diminuisce l'assorbimento di calcio e riduce

l'attività delle cellule che "costruiscono l'osso”

PREVENZIONE ALIMENTARE DELL’OSTEOPOROSI

Un aumento dell'apporto di Calcio e Vit. D potrebbe avere un effetto positivo sulla densità minerale ossea e sulle prestazioni funzionali (prevenzione primaria e secondaria).

Esempio di integratore alimentare (CartiJointD)

D-glucosamina cloridrato         500mg

Condroitin solfato                   400mg

Calcio                                    500mg 63%RDA

Vitamina D3                           10mcg 200%RDA

Vitamina C                               200mg 250%RDA

Infine, tra le misure preventive della malnutrizione in età senile va presa in

considerazione anche l’opzione dell’aumento della quota proteica quotidiana

accompagnata da una sufficiente attività fisica .

La supplementazione farmacologica si rende necessaria in tutti quei pazienti che non riescono a raggiungere la dose adeguata

L’osteomalacia conseguente a ridotto introito può aumentare il rischio di frattura in altre sedi ed è indistinguibile da osteoporosi dal punto di vista strumentale.

Osteomalacia: deficit del contenuto MINERALE dell’osso

Osteoporosi: deficit quantitativo e strutturale del tessuto osseo, solitamente normale per quanto riguarda il contenuto di calcio.

OSTEOPOROMALACIA: sovrapposizione delle due patologie

PREVENZIONE DELL’OSTEOPOROSI CON LA FITOTERAPIA 

Equisetum Arvense  ha come attività principale quella diuretica, emopoietica, remineralizzante e per uso esterno anche elasticizzante e rassodante.

Si usa nelle anemie, fratture, osteoporosi, forme  reumatiche, unghie e capelli deboli, aterosclerosi.

La pianta con le sue radici assorbe dal terreno sali alcalini di acido silicico che danno luogo alla formazione di due tipi di silicio, solubile e insolubile.

Il silicio facilita la ricalcificazione accelerandone i tempi e quindi è consigliato l’impiego del rimedio sia in menopausa che osteoporosi.

Il silicio è anche presente nel tessuto aortico e tendineo e ha effetto preventivo nella cura dell’aterosclerosi in quanto favorirebbe un rallentamento nell’invecchiamento delle fibre elastiche. La sua attività diuretica non porta all’alterazione del tenore di elettroliti perché la diuresi è puramente idrica.

Forme farmaceutiche più frequenti sono in estratto secco e tintura madre.

Le terapie consigliate sono della durata di almeno due mesi.

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