Secondo i dati Istat 2022-2024, il numero di persone con intolleranze alimentari in Italia è in drastico aumento, soprattutto in età infantile e durante la pubertà.
Ben il 12,7% della popolazione ne soffre e, specifica l’Istat, le intolleranze maggiormente diffuse sono quelle al lattosio e al glutine.
Inoltre, secondo i dati segnalati dall’AILI (Associazione Italiana Latto-Intolleranti), in Italia quasi il 50% della popolazione soffre di intolleranza al lattosio, spesso in maniera asintomatica.
Insieme alla sempre maggiore diffusione di prodotti alimentari senza lattosio e gluten free, è in crescita anche il numero delle persone intolleranti ad altri alimenti o allergiche.
In questo articolo scopriremo quali sono i sintomi più comuni alle principali intolleranze alimentari. Analizzeremo, inoltre, quali sono gli alimenti che possono generare disturbi nell’organismo e illustreremo come eseguire una diagnosi accurata, grazie ai test per le intolleranze alimentari.
Sintomi
È importante sottolineare che i sintomi delle intolleranze spesso tendono a mimare altre condizioni e patologie, rendendo la loro diagnosi più complessa.
Per questo motivo, si tende a sottovalutarli o, addirittura, a confonderli con altri malesseri. Sebbene la comparsa di alcuni disturbi possa essere attribuita allo stress, a uno stile di vita e a un’alimentazione sregolati, è opportuno indagare se si tratta di un’intolleranza o allergia a un alimento.
I sintomi di un’intolleranza alimentare possono, quindi, comparire sotto diverse forme, e variano da lievi a severi, da persona a persona. Vediamo di seguito quali sono i più comuni disturbi gastrointestinali causati dalle intolleranze alimentari.
- Diarrea: è uno dei sintomi più comuni ed è caratterizzata da feci liquide e frequenti evacuazioni intestinali;
- gonfiore addominale: si presenta subito dopo aver consumato cibi a cui le persone sono sensibili;
- dolore addominale: può manifestarsi sotto forma di crampi o dolori acuti, diffusi lungo l’addome;
- nausea e vomito: alcune intolleranze alimentari possono provocare queste sensazioni, soprattutto se è il sistema digerente a reagire in modo avverso agli alimenti ingeriti e a cui si è intolleranti.
Vi sono, inoltre, altri tipi di sintomi qui sotto elencati che sono detti extra gastrointestinali, in quanto non interessano questo apparato.
- Mal di testa: è un sintomo comune nelle persone affette da intolleranze alimentari, e può variare da lieve a grave;
- affaticamento: il senso di stanchezza può essere dovuto alla risposta infiammatoria del corpo in presenza di un’intolleranza;
- irritabilità: i cambiamenti d'umore caratterizzano alcune persone, in seguito al consumo di alimenti a cui sono intolleranti;
- eruzioni cutanee: sotto forma di prurito o, in generale, un cambiamento sia nella consistenza che nel colore della pelle, dovuti alla presenza di proteine contenute negli alimenti;
- problemi respiratori: congestione nasale, tosse o asma rientrano tra i sintomi, specialmente in casi di reazioni allergiche.
In alcuni casi, le intolleranze alimentari possono anche influenzare il metabolismo, contribuendo alla perdita di peso, ad esempio dovuto al malassorbimento dei nutrienti da parte dell’organismo. Diversamente, l’insorgere di sintomi gastrointestinali, come il gonfiore e la costipazione, possono favorire l’aumento di peso o la difficoltà a perderlo.
In questo lungo elenco non manca il disturbo del sonno. L’insonnia o la sonnolenza eccessiva sono conseguenze dello stress a cui è sottoposto il nostro corpo, per via delle reazioni avverse ad alcuni alimenti.
Elenco delle intolleranze alimentari
Per la maggior parte delle persone essere intolleranti a qualche cibo è una vera e propria sfida. Fino a che non viene diagnosticata un’intolleranza, quel che accade è che si continua a consumare un determinato alimento, senza assumere supplementi alimentari a supporto delle funzioni del nostro organismo.
Quali sono i principali alimenti che ci possono causare dei disturbi? Di seguito riportiamo un elenco delle intolleranze alimentari più comuni.
- Lattosio: è molto comune e, come visto, in Italia circa una persona su due soffre di intolleranza al lattosio. Si verifica quando il corpo non produce abbastanza lattasi, cioè l'enzima necessario per digerire il lattosio, ovvero lo zucchero presente nel latte e nei latticini. I sintomi possono includere gonfiore, crampi addominali e diarrea dopo aver consumato latticini;
- glutine: spesso associata alla celiachia, l’intolleranza al glutine è una condizione autoimmune in cui il consumo di glutine danneggia l'intestino tenue. I sintomi variano dal mal di stomaco e mal di testa, al gonfiore addominale e alla stanchezza;
- fruttosio: in mancanza di un enzima chiamato aldolasi B, che aiuta a metabolizzare il fruttosio, si manifesta l’intolleranza a questa sostanza alimentare. I sintomi sono gonfiore, diarrea e dolore addominale e possono sorgere dopo aver consumato cibi come frutta, miele e alcuni dolcificanti, per l’appunto ricchi di fruttosio;
- solfiti: sono dei conservanti alimentari comunemente presenti nella frutta secca, nel vino e in altri alimenti confezionati. Le persone sensibili ai solfiti, dopo averli consumati, possono sviluppare sintomi come: mal di testa, difficoltà respiratorie e rash cutanei.
Riconoscere alcuni fra i sintomi precedentemente descritti, dopo aver ingerito un determinato alimento, è il primo passo per pensare al nostro benessere complessivo.
La presenza di un’intolleranza alimentare o di un’allergia alimentare può essere fugata sottoponendosi agli appositi test.
Esegui il test
Eseguire il test per intolleranze alimentari è indispensabile per identificare quali cibi e sostanze provocano reazioni avverse nell’organismo.
Può essere eseguito in diversi modi, ma quello più comune è il test del sangue. Analizzando le reazioni del sistema immunitario a specifici alimenti, è possibile rilevare la presenza di anticorpi nel sangue che indicano un'intolleranza.
Uno dei principali vantaggi del test per intolleranze alimentari è la sua capacità di identificare con precisione eventuali intolleranze agli alimenti.
Eliminare i cibi che causano reazioni indesiderate, e spesso dolorose, può solamente portare a un miglioramento generale del benessere. Tra i vari benefici, molte persone sperimentano una diminuzione dei sintomi gastrointestinali, un aumento dell'energia e una migliore salute della pelle.
È un cambiamento indubbiamente prezioso per coloro che soffrono anche di problemi di salute cronici o, in generale, per chi desidera migliorare le proprie prestazioni fisiche e mentali.
Un aiuto concreto in tal senso è dato da alcuni integratori alimentari specifici, capaci di supportare il nostro organismo nel metabolizzare gli alimenti a cui possiamo essere intolleranti.
Visitando il nostro store online potrai prendere visione di una vasta gamma di supplementi alimentari, grazie ai quali evitare fastidiosi disturbi legati all’intolleranza alimentare che ti è stata diagnosticata.